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Produzione di substrati Cardoncelli: il settore regge molto bene nonostante i rincari

"Da agosto, mese in cui abbiamo ripreso con le vendite dei panetti di substrato, gli ordinativi sono cresciuti in modo graduale, fino a raggiungere il picco proprio in queste ultime settimane. Le richieste non mancano e riguardano specialmente i produttori e rivenditori di Puglia, Basilicata, Calabria, ma anche Sicilia e Sardegna". Così esordisce Alessio Di Palma, responsabile commerciale del Gruppo Ife, società di Matera che si occupa della produzione e commercializzazione di substrati per Pleurotus eryngii.

Insacchettamento panetti

"I rincari delle materie prime stanno mettendo a dura prova anche il nostro comparto, eppure la domanda di panetti non ha visto neanche il minimo decremento rispetto alle annate passate. I costi di produzione sono lievitati e, in alcuni casi, addirittura raddoppiati: ad esempio, i prezzi dei cereali sono passati da 20 €/q a 35/40 €/q, la plastica per l'involucro è cresciuta da 1,70 a 2,50 €/kg, il gas e il gasolio, utilizzati durante il processo di realizzazione dei panetti, sono rincarati del 30-40%. Per cercare di aiutare i clienti, abbiamo scelto di ridurre i margini di profitto e applicato solo un aumento del 2-3% sul prezzo finale del prodotto. Sappiamo bene, però, che non potremo andare avanti per tanti mesi: ne va della stabilità aziendale".

"In questi giorni, siamo nel clou della produzione: al momento realizziamo oltre 3mila panetti al giorno. Le vendite si fermano solo nei mesi estivi. Il fungo Cardoncello è un prodotto che, negli ultimi anni, ha acquistato quote di mercato, soprattutto grazie alla scelta di molte aziende coltivatrici di estendere il calendario produttivo fino a 10 mesi l'anno, con l'ausilio di specifiche tecniche colturali o con la dislocazione della produzione in alta montagna. Rispetto allo stesso periodo del 2020, abbiamo aumentato le vendite di circa il 30%. Lo scorso anno, infatti, molti produttori di funghi decisero di ridurre le superfici, poiché l'incertezza generale e la chiusura dei canali horeca avevano drasticamente ridotto le richieste dei funghi. Ora le cose vanno molto meglio".