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Intervista a Marco Fainelli, Cooperativa Velinia

La produzione di marrone di Antrodoco potrebbe ampliarsi a tutta la Valle del Velino

Una produzione di antiche origini, risalente al XIX secolo, quella del Marrone di Antrodoco, varietà di origine fiorentina che ha trovato nel Centro Italia le condizioni ideali di crescita. "Questo almeno fino a trenta anni fa, quando l'Italia era ancora leader nella produzione e commercializzazione di castagne. Da allora, il nostro primato è andato declinando e oggi siamo scesi al quarto posto, dopo Turchia, Cina e Spagna". Queste le parole di Marco Fainelli, vicepresidente della Cooperativa Velinia, realtà di riferimento per il marrone locale, visto che rappresenta ben l'80% di tutto il prodotto conferito.

La cooperativa ha una base di 250 soci, con produzioni di castagno che si collocano ad altitudini comprese tra 400 e 800 metri sul livello del mare, per un volume stimato - quest'anno - in 100 tonnellate: "I volumi variano di anno in anno, a seconda di vari fattori - dice Fainelli - Quel che è certo è che oggi, a causa del progressivo abbandono dei castagneti, siamo soltanto a un terzo della produzione che avevamo un tempo".

Proprio per sanare questa situazione, la cooperativa si sta fattivamente impegnando: "Cinque mesi fa abbiamo formato una squadra di tecnici per la gestione dei boschi, L'obiettivo a breve termine è recuperare almeno 4-5 ettari di castagneti abbandonati. Si tratta di un'azione indispensabile, non soltanto per il recupero della produttività, ma anche per una più efficace azione di contrasto al cinipide galligeno. Inutile infatti combatterlo nei castagneti ben gestiti, se poi questi ultimi sono a contatto con impianti abbandonati".

Il cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus) ha costituito, come noto, una delle principali problematiche per il settore. La coop Velinia, fin dal 2012, grazie a fondi pubblici e privati, ha avviato una lotta biologica contro questo insetto parassita mediante moltiplicazione e rilascio nell'ambiente del Torymus sinensis (diretto antagonista del Cinipide). "Abbiamo effettuato lanci in tutta la Valle del Velino, ma non possiamo ancora cantare vittoria. Diciamo che siamo all'80% della risoluzione del problema Cinipide. Il prossimo anno, con il fondo dedicato a tale scopo, vorremmo arrivare a 40 lanci di Torymus".

Il vicepresidente della cooperativa guarda alla Valle del Velino come alveo naturale per l'estensione delle superfici castanicole: "Oltre ai comuni tipicamente collegati alla produzione del nostro marrone, quali Antrodoco, Borgo Velino, Castel S. Angelo e Micigliano, il nostro obiettivo è portare questo frutto pregiato anche ad Amatrice, a Cittareale e altrove, interessando così un territorio più vasto, che possa riconoscersi sotto un unico marchio ombrello".

Il mercato di riferimento per il marrone di Antrodoco è prevalentemente quello nazionale italiano. Qui il prodotto viene conferito a grossisti, importanti catene retail e, a seguito della pandemia, anche direttamente al consumatore mediante la consegna a domicilio o il commercio online. Grazie alla recente introduzione di un nuovo impianto di sterilizzazione inaugurato nel 2019, una parte della produzione ha trovato la sua via all'estero: "Abbiamo spedito lotti di merce in Germania (Berlino), a Londra e in Danimarca".

Le foto in questo articolo sono state fornite da Coop Velinia

Per quanto riguarda il contesto competitivo, ci sono produzioni castanicole italiane certamente più abbondanti in termini di volumi (come per esempio quelle di Viterbo), ma il marrone di Antrodoco presenta eccellenti caratteristiche organolettiche, con elevato contenuto di proteine e di fibre vegetali: ciò si traduce in un prezzo medio generalmente lusinghiero (4,50 - 5 €/kg) e superiore ad altre varietà.

Per il futuro, Marco Fainelli indica alcune sfide e alcune direzioni: "Oltre che al recupero delle produzioni abbandonate, stiamo lavorando per ottenere certificazioni importanti. Inoltre, in collaborazione con il laboratorio Fosan, stiamo partecipando al bando Food Innovation Hub, mediante il quale svilupperemo una gamma di prodotti trasformati per allungare la fruibilità del prodotto anche oltre la sua naturale stagionalità e per valorizzarlo. Al momento, produciamo già composte, farine di castagne e biscotti".

"Siamo inoltre fiduciosi che il nostro marrone possa incontrare un contesto favorevole, per diverse ragioni: una qualità del frutto senza paragoni con altre varietà analoghe del Centro Italia, un'attenzione istituzionale per il comparto del castagno (testimoniata anche dalla presenza del sottosegretario all'Agricoltura, Francesco Battistoni, alla nostra Sagra annuale), la volontà di riunire tutti i castanicoltori in una compagine unica, con un potere negoziale ben diverso da quello del singolo produttore".

Alla domanda se consiglierebbe a un giovane di avviare un'impresa agricola, Marco Fainelli - a sua volta fondatore, insieme al fratello Matteo - di un'impresa avviata nel 2019 con i fondi destinati proprio ai giovani agricoltori - risponde: "In tempi bui come questi, credo che concentrarsi su qualcosa di concreto come l'agricoltura offra riscontri reali e che consenta di recuperare quelle radici profonde che legano il nostro Paese alla coltivazione della terra. Noi abbiamo una vocazione agricola e alimentare che è ben superiore a quella di molte altre nazioni; ripartire da questo, in connubio con il turismo, è la via maestra".

Contatti:
Soc. Coop. Velinia
Via della Cooperazione, 2
Borgo Velino (RI)
+39 0746 578329
+39 391 4517778
[email protected]