"Il nostro raccolto di pere Conference è leggermente inferiore a quello degli anni precedenti, ma è migliore rispetto alla media, quindi non possiamo lamentarci", ha detto Kris Wouters a metà settembre. Kris, il proprietario dell'azienda belga Fruithandel Romain Wouters & Co., dichiara che l'estate fredda e piovosa di quest'anno ha influito sui calibri, ma non sul sapore dei frutti. "Eravamo preoccupati che il sapore delle pere non fosse buono o che il loro contenuto zuccherino fosse basso".
"Ma non è stato così. Nelle due settimane precedenti l’inizio della raccolta, il clima soleggiato e asciutto ha favorito la crescita". In Belgio viene ancora coltivato un discreto numero di pere non irrigate. "Negli anni scorsi, questi coltivatori hanno raccolto pere molto piccole. Ma la pioggia di quest'anno ha reso i frutti tutti uguali, indipendentemente dal fatto che si irrighi o meno. Quest'anno abbiamo tutti pere di calibro grande. Ce ne saranno pochissime piccole".
Stoccaggio
I volumi più bassi dovrebbero generalmente avere un effetto positivo sui prezzi delle pere. E Kris è attento a questo aspetto. "Ci sono fattori sui quali non abbiamo alcun controllo e che potrebbero avere un impatto, come il Covid-19 o l'embargo da parte della Russia. Rimaniamo cauti e speriamo in una buona annata". A questo proposito, anche lo stoccaggio è fondamentale, sottolinea Kris. Quest'anno si prevede di poter conservare le pere più a lungo.
Tuttavia, egli sa anche che questo aspetto non è sempre prevedibile. "Se quest'anno avremo una buona qualità post-immagazzinamento, l’annata sarà sicuramente buona. Ma se lo stoccaggio non dovesse risultare così buono, allora si avrà meno tempo per vendere le pere. E se avremo problemi di qualità, alcuni clienti ci abbandoneranno. Ma in questo momento non sappiamo se le pere si conserveranno bene o no".
Maggiore spazio alla coltivazione delle pere
Questa stagione potrebbe sembrare abbastanza buona, ma cosa riserva il futuro alla coltivazione delle pere? Wouters è stato piuttosto pessimista, al riguardo, negli ultimi anni; ma ora egli vede uno spazio maggiore alla coltivazione delle pere. I quattro maggiori produttori (Italia, Paesi Bassi, Belgio e Spagna) producono troppe pere quando il raccolto è buono. Ma il meteo sembra modificare questa tendenza.
Il coltivatore e commerciante di pere afferma che in Italia le pere vengono coltivate in un clima poco favorevole. Questo Paese è il più grande produttore di pere d'Europa.
"Il cambiamento climatico sta rendendo questa produzione poco redditizia, in Italia. Tanti coltivatori stanno pensando di smettere e hanno già sradicato i frutteti. Se in Italia dovesse venire a mancare il 20-30% delle superfici investite, le pere belghe e olandesi avrebbero molte più possibilità".
Diversificazione
Kris ritiene che, in generale, il campo di applicazione debba essere allargato ad altre varietà. "Se vogliamo continuare con le pere, dobbiamo differenziarci. Possiamo farlo piantando altre varietà e non continuando a concentrarci solo sulle Conference. Si possono ottenere buoni prezzi anche con altre cultivar". Ecco perché la Fruithandel Wouters ha iniziato con le pere QTee. In Belgio vengono piantate più QTee e altre varietà di pere rosse, e gli acquirenti ne sono entusiasti. La Doyenné du Comice, per esempio, sta andando molto meglio negli ultimi anni, rispetto a cinque o dieci anni fa.
"Penso che l'unico modo per aumentare il consumo generale di pere sia produrre altre varietà". Le nuove proposte dalla buccia liscia hanno maggior potenziale nelle esportazioni a lungo raggio. "I mercati lontani non sono la risposta a una possibile sovrapproduzione, ma c'è un leggero aumento della domanda" conclude Kris. Tuttavia, i prezzi molto alti dei container sono un ostacolo alle esportazioni di pomacee verso i mercati più lontani. Kris, tuttavia, ritiene che questo problema sarà risolto in tempo.
Kris Wouters
Fruithandel Wouters
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