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Antonio Luce dell'Azienda Agricola Giaquinto

Ripensare la gestione dei castagneti permette di massimizzare qualità e quantità

"Quest'annata, qui da noi, è stata poco soddisfacente, per le castagne: rispetto allo scorso anno siamo al di sotto del 50% in termini di produzione. l motivi sono molteplici: la cattiva gestione dei castagneti, l'eccessiva siccità di questa estate; inoltre, si sono verificati importanti attacchi di Cydia, e la produzione riporta una percentuale di bacato pari tra il 20 e il 40%. Ciò ha anche depresso i prezzi delle castagne". A dichiararlo è Antonio Luce, titolare dell'Azienda Agricola Giaquinto di Montoro (Avellino - Italia).

"Tuttavia, nella mia realtà aziendale posso ritenermi molto fortunato, perché sono andato in controtendenza rispetto a quanto accaduto altrove nel comprensorio. Ho addirittura ottenuto calibri di poco maggiori rispetto alla media. Ritengo che una buona gestione del castagneto sia una condizione di base imprescindibile per ottenere una produzione soddisfacente in termini quali-quantitativi. Infatti ho preso spunto dai paesi europei emergenti nel settore castanicolo, e osservando la gestione delle piante arboree da frutto, ho applicato il know-how ai miei castagneti, qui in provincia di Avellino. Utilizzando buone pratiche agronomiche nella gestione del castagneto si riescono a garantire produzioni stabili e redditi interessanti nel tempo".

L'azienda agricola Giaquinto di Antonio Luce vanta una lunga tradizione castanicola di famiglia, da sempre impegnata nella commercializzazione della frutta a guscio. Dal 2008 ha cominciato a acquisire castagneti e, nel 2017, ha aperto i battenti. L'azienda Giaquinto di Antonio Luce è ubicata a Montoro (Avellino) e opera su una superficie agricola di circa 35 ettari.

L'azienda è in piena crescita in termini di superfici. Inoltre, sta effettuando investimenti in strutture e macchinari, spinta dall'andamento delle ultime due campagne.

L'80% del prodotto aziendale viene ceduto all'industria di trasformazione, previa calibratura e cernita. Mentre la restante parte, il 20%, va al mercato fresco. Le castagne in parte vengono vendute nel punto vendita aziendale e in parte a rivenditori locali, previa curatura. La produzione aziendale è tutta certificata Bio e si fregia del riconoscimento del marchio Igp per il Marrone di Serino.

"L'obiettivo dell'azienda - spiega Luce - è migliorare le tecniche di produzione e di gestione dei frutteti, puntando a raggiungere nei prossimi quattro anni una superficie coltivata di 70 ettari di Marrone di Serino. La produzione attuale si attesta a circa 40 tonnellate; siamo quindi a un terzo del pieno potenziale produttivo. Il motivo è da ricercarsi nell'abbandono dei castagneti a causa del cinipide, e allo stato di incuria in cui hanno versato per anni, a causa di cattive pratiche agronomiche".

"Per il futuro - prosegue il giovane castanicolture - continueremo a lavorare con il mercato del fresco e del secco, ma puntiamo anche alla realizzazione di una linea di trasformati aziendali. Sono convinto dell'enorme potenziale che la castagna possiede: a mio avviso, infatti, non è ancora stata apprezzata appieno dalla maggior parte dei consumatori. Si prospetta un mercato in espansione".

"Infine, ci tengo a fare questa riflessione - conclude Antonio Luce - . E' totalmente sbagliato considerare il castagneto come un bosco, che può versare per la maggior parte dell'anno in stato di abbandono. Bisogna sfalciare l'erba, irrigare le piante, nutrirle, potarle spesso. Avvalorano la mia tesi anche i cambiamenti climatici, contro i quali ben poco si può fare. E se per il futuro si profilano altre annate come questa, allora credo che per i piccoli produttori o per quelli che hanno ancora una visione arcaica della castanicoltura, ci sarà scarsa vita commerciale. Oggi resiste sul mercato chi fa qualità e quantità".

Per maggiori informazioni:
Azienda agricola Giaquinto
Via vicolo cupa, 20
83025 Montoro (AV) - Italy
+39 393 1021885
info@agricolagiaquinto.it
www.agricolagiaquinto.it