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Coa Srl

Una campagna degli agrumi siciliani complicata dai disastri climatici

"La campagna agrumaria 2021/22 risentirà ancora una volta dei disastri climatici che, proprio in questi giorni, hanno travolto la città e i terreni agricoli di alcune zone della Piana di Catania. Località dove si trovano importanti impianti di agrumi.

"A nome di tutta la Coa Srl, ci uniamo al dolore dei familiari delle vittime. Riteniamo opportuno inoltre che, dopo la tragedia che ha investito la nostra comunità, le istituzioni facciano fronte comune a tutela dell'economia del nostro territorio, colpito da danni ingenti. Dal canto nostro, siamo certi che nonostante il clima avverso - grazie alla qualità e alla resistenza dei nostri agrumi - riusciremo a immettere sul mercato frutti di qualità apprezzabile, in sinergia con le richieste della grande distribuzione organizzata". Così Rocco Lardaruccio, amministratore unico della società siciliana Coa.

L'impresa ha sede a Scordia (CT), dove venne fondata nel 1979, e opera sia nel confezionamento sia nella commercializzazione di prodotti ortofrutticoli. L'azienda si estende su un'area di circa 12.000 mq, con uno stabilimento di 5.000 mq, dove impiega oltre 150 unità lavorative stagionali.

Le superfici investite sono così ripartite: oltre 450 ettari di agrumeti e circa 30 ettari di peschi, albicocchi, ficodindia e meloni. L'azienda ha una capacità di oltre 100 tonnellate al giorno di prodotto confezionato. Tra i canali commerciali figura la grande distribuzione organizzata sia in Italia sia all'estero che, di fatto, rappresenta per l'azienda un punto di riferimento commerciale e, soprattutto, di confronto molto importante sui parametri di qualità delle produzioni.

"In Coa commercializziamo anche arance bionde, ma il nostro prodotto di punta rimane l'arancia rossa, grazie alle superiori qualità nutrizionali ormai largamente conosciute dal pubblico. La campagna 2021 promette minori inferiori, pertanto si conferma una minore offerta rispetto alla domanda. Ecco perché stiamo cercando di far fronte al problema con l'acquisizione di altri frutteti in zone prevalentemente a marchio IGP-Indicazione geografica protetta, in modo tale da soddisfare le richieste della grande distribuzione. La richiesta di agrumi dell'estero, rispetto all'Italia, si differenzia prevalentemente per la richiesta di frutti di piccolo/medio calibro, per il 90% a polpa rossa".

 

L'azienda è in continua evoluzione sul versante del rinnovamento varietale e colturale. Bisogna accelerare su informazione e comunicazione: pertanto è importante sottolineare il valore aggiunto dell'arancia rossa: "In tale direzione - dichiara Rocco Lardaruccio  -siamo da tempo impegnati anche con la valorizzazione di altri agrumi ibridi pigmentati, come l'ormai celebre Mandared o il Tacle. Per stare sul mercato con un ampio calendario commerciale è fondamentale investire anche in produzioni più resistenti, derivanti dalle nuove produzioni degli agrumeti reimpiantati per risanarli dal rischio del Citrus Tristeza Virus (CTV), responsabile della morte di centinaia di milioni di piante in tutto il mondo".

"Sul versante delle politiche sostenibili, stiamo facendo passi da gigante: in passato, la plastica è stata una soluzione corretta, anche perché, se smaltita correttamente, diventa una risorsa. Il problema, purtroppo, è l'utilizzo smisurato della plastica e lo smaltimento selvaggio fuori dalle regole. In alternativa, in commercio disponiamo di materiali in cellulosa o lavorati con fibre riciclabili. Tuttavia, non si è ancora arrivati a trovare il materiale perfetto per sostituire la plastica in termini di economicità, lavorabilità e reperibilità. In ogni caso, il vero tema della sostenibilità è il riciclo delle materie plastiche, perché per larga parte recuperabili, se sottoposte a processi adeguati".

Tra i problemi della campagna agrumi italiana ormai prossima, c'è una serie di criticità, alcune delle quali accentuate dall'emergenza pandemica: la carenza di manodopera, l'aumento delle materie plastiche, del packaging e il rincaro dei costi energetici.

Lardaruccio conclude: "Negli ultimi mesi abbiamo visto aumentare i prezzi di carta, gasolio, plastica, ferro, alluminio e, soprattutto, le tariffe di luce e gas, circostanza che incide notevolmente in termini di costi da sostenere e quindi anche  sul prodotto che arriva a scaffale. L'auspicio è che ci siano degli interventi mirati da parte dello Stato per poter rientrare dei costi e poter garantire ai consumatori un prodotto di qualità al giusto prezzo. Sul versante promozionale saremo presenti nelle più importanti fiere di settore. Il polo fieristico di Milano, dove recentemente si è svolto Tuttofood, potrebbe essere per l'Italia un traguardo importante per promuovere su scala globale le nostre produzioni ortofrutticole nel segmento del fresco".

Contatti:
COA Srl
Zona Industriale
C.da Rasoli Strada H 
95048 Scordia (CT)
Tel.: (+39) 095/657270
Email: [email protected]
Web: www.coa.it