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Maltempo in Sicilia Orientale, occorre lavorare su gestione corretta del territorio

Arancia Rossa di Sicilia Igp: gravissimi danni alla produzione

"Il mio pensiero, la mia vicinanza e quella di tutto il Consorzio di tutela Arancia Rossa di Sicilia va a quanti, in queste ore, hanno subito danni alle aziende, alle abitazioni e soprattutto alle famiglie che hanno avuto perdite in vite umane. Le eccezionali condizioni di maltempo hanno investito in pieno la zona di produzione dell'Arancia Rossa di Sicilia, provocando danni non ancora quantificabili alla produzione e agli agrumeti".

Elena Albertini

Questo il commento di Elena Albertini, vicepresidente del Consorzio di Tutela dell'Arancia Rossa di Sicilia Igp, la quale ha continuato: "Dobbiamo attendere la fine di questo ciclone mediterraneo (Medicane) prima di poter cominciare la conta dei danni, ma fin da ora possiamo dire che, nelle zone vocate alla coltivazione dell'arancia rossa, ci sarà bisogno di sostegni concreti e immediati da parte delle istituzioni, per aiutare tutti gli imprenditori a rialzarsi e per far si che catastrofi di tali dimensioni siano attenuate da una corretta gestione del territorio, delle opere idrauliche e degli invasi".

L'evento calamitoso ancora in corso è stato definito da più parti come di gran lunga peggiore di quello del 2018, i cui danni devono ancora essere ripianati sul lato dell'indebitamento che ha prodotto.

"Fino a qualche giorno prima del Medicane - ha detto ancora la vicepresidente - eravamo impegnati con l'elaborazione delle stime sulle raccolte che avrebbero dovuto iniziare per la fine dell'anno. Sicuramente, anche se è presto fare delle previsioni, si risentirà della perdita di prodotto di quella parte degli agrumeti che sono stati sommersi. Certo è che i danni, al momento, sono gravi e incalcolabili. Maltempo a parte, si prospettava già una minore disponibilità di arance, dovuta a un'alternanza fisiologica di produzione rispetto alla campagna precedente e alla prolungata siccità estiva. Eravamo riusciti a superare il caldo grazie a costosi interventi sugli impianti, con irrigazioni d'emergenza. Nonostante le enormi quantità di acqua irrigua dissipate anche per effetto dell'evapotraspirazione dovuta alle temperature registrate (fino a oltre 45 °C,) il prodotto si presentava fino a pochi giorni fa di ottima qualità e con calibri grossi".

"Nei prossimi giorni -ha spiegato Albertini - vedremo la reale situazione dell'arancicoltura siciliana nella sua globalità e in particolare quella dell'Arancia Rossa di Sicilia, che si sviluppa nelle province di Catania, Siracusa ed Enna per una superficie di circa 45.000 ettari. Vedremo anche come potremo collocarci in un contesto produttivo internazionale che vede la Spagna registrare un calo fisiologico di produzione degli agrumi in generale attorno il 10% e l'aumento di Turchia e Israele che, secondo le previsioni ad oggi, fanno segnare un +20%. Inoltre bisognerà fare i conti con gli aumenti delle materie prime, dei costi energetici e della logistica, che è per lo più su gomma".

"Alla luce di questo quadro poco incoraggiante - ha concluso la vicepresidente - come Consorzio di Tutela abbiamo il dovere di rivolgerci alla filiera di settore, alla GDO, ma anche ai consumatori, per far comprendere l'enorme sacrificio che c'è dietro l'acquisto di un'arancia italiana. E' qui che vorremmo richiamare l'attenzione e instillare una riflessione sulle scelte al momento dell'acquisto di un prodotto italiano, che segue un disciplinare di produzione di qualità e che preserva la sopravvivenza di un tessuto economico nazionale".

Per maggiori informazioni:
Elena Albertini 
Consorzio di Tutela
Arancia Rossa di Sicilia IGP
Via San Giuseppe la Rena 30/B
95121 Catania (CT) - Italy
+39 095 507681
C/o MAAS Corpo B Catania
[email protected]
www.tutelaaranciarossa.it