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Toscana e Umbria le regioni più asciutte

Siccità: un autunno italiano privo di piogge

L'autunno 2021 sta risultando particolarmente asciutto e mite, nonostante ci siano stati sbalzi termici anche significativi in alcune zone d'Italia. Finora, le perturbazioni atlantiche, quelle che solitamente regalano buone quantità d'acqua e che consentono di risollevare gli invasi dopo la stagione estiva, sono state del tutto assenti in molte regioni, se non per qualche sporadico e impetuoso evento. 

C'è preoccupazione nel settore agricolo, dopo un'estate con temperature tropicali e piogge quasi inesistenti. In Italia, infatti, la siccità si è protratta per molti mesi, determinando danni alle piante e rese inferiori per molte coltivazioni, oltre che maggiori spese per le aziende. Da alcuni dati pubblicati dal consorzio LaMMA, Toscana e Umbria sono le regioni della porzione centro-meridionale che risultano più a secco, ma anche Abruzzo, Marche, Molise, Campania e Puglia registrano valori non proprio incoraggianti. Va meglio la Basilicata, con soli 2 bacini in deficit (San Giuliano e Basentello). Nella foto a sinistra, mappa della siccità da aprile a settembre 2021. A destra, situazione in Italia negli ultimi 12 mesi.

Alle lunghe settimane di siccità si alternano però bombe d'acqua e forti raffiche di vento, che creano non pochi danni all'agricoltura, poiché il terreno non riesce ad assorbire enormi quantità d'acqua in poco tempo. Gli ultimi eventi climatici di questo genere sono quelli verificatisi in Calabria e in Sicilia, dove, secondo gli esperti, in sole 48 ore è caduta sull'isola la pioggia di 6 mesi. Erano previste precipitazioni anche in Basilicata e Puglia, ma le previsioni sono state presto ribaltate, a causa di un aggiornamento della traiettoria del ciclone Mediterraneo, che ha diminuito, se non proprio azzerato, le piogge previste nelle suddette regioni.