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Nel Regno Unito la stagione dei cetrioli termina prima a causa del prezzo del gas

Le tariffe del gas sono aumentate così tanto che i coltivatori di cetrioli del Regno Unito hanno deciso di smettere di coltivare le loro attuali colture in anticipo e di iniziare a piantare quelle nuove più tardi, perché i costi sono semplicemente troppo alti. Joe Shepherdson, segretario dell'Associazione dei coltivatori di cetrioli, afferma che si stanno sradicando e buttando via colture perfettamente sane.

Una situazione come mai prima d'ora
Secondo Joe, la situazione per i coltivatori in questo periodo in cui i prezzi del gas sono così alti non si era mai vista prima. Certo, si parla sempre del fatto che gli agricoltori passano a sistemi a 2 colture invece che a 3 colture per ridurre i costi, di come trarre il massimo da una varietà e sul futuro dell'industria - ma l'attuale situazione del mercato è completamente diversa: "Questa situazione è senza precedenti, è pazzesca. Sono nel settore da 12 anni e questa è la prima volta che sento parlare di una situazione così estrema".

Joe continua a descrivere quanto sia terribile la situazione nel Regno Unito: "Il prezzo per un therm (circa 3 cubi) di gas non ha mai superato una sterlina, prima d'ora, tranne, credo, durante la crisi del 2008. Anche allora, però, i prezzi si sono stabilizzati abbastanza rapidamente. Al contrario, due settimane fa il prezzo era a quattro sterline per therm. Si dice che il prezzo scenderà del 30% e potrebbe essere vero, ma siamo ancora al livello di 2,8 sterline per therm.

Questa differenza ha conseguenze importanti, per l'industria orticola. Infatti, la situazione è ora al punto in cui i coltivatori non solo stanno concludendo la loro stagione prima a causa degli elevati prezzi del gas, ma stanno anche pianificano di iniziare a piantare più tardi, rendendo la stagione ancora più breve e quindi con raccolti ancora più bassi.

Questo non è solo un problema nel Regno Unito. "Sono stato nei Paesi Bassi due settimane fa e lì è la stessa storia: le colture vengono eliminate prima e le semine avverranno più tardi, l'anno prossimo, probabilmente a febbraio o marzo. In Inghilterra, si parla addirittura di aprile del prossimo anno".

La superficie coltivata a cetrioli del Regno Unito è di circa 110 ettari. "Di questi  si può dire che circa il 50% si affida al gas e il 50% alla cogenerazione e biomassa, per esempio. Queste ultime aziende inizieranno più o meno in tempo, ma l'altro 50% che dipende dai prezzi del gas sicuramente ritarderà almeno fino a marzo, dato che non hanno altra scelta che affidarsi al riscaldamento a gas".

Qualcuno ne beneficerà?
Con così tanti grandi player fuori dai giochi - almeno in una certa misura - qualcuno ne beneficerà? Quando i paesi non possono più produrre i loro raccolti, si affidano pesantemente alle importazioni, come nota anche Joe: "Il mercato spagnolo e marocchino è lo stesso di ogni anno, quindi naturalmente ci sarà più dipendenza dalle importazioni".

Tuttavia, aggiunge Joe, molti paesi stanno patendo sotto i prezzi del gas, e quindi sono numerosi quelli che faranno affidamento sui cetrioli d'importazione. Naturalmente, questo è ottimo per il mercato spagnolo, ma, come dice Joe, "i volumi di cetrioli spagnoli sono quelli che sono. Quanti supermercati potranno riempire, per esempio, prima di avere carenze?"

Non solo il mercato è a rischio di scarsità, ma anche i prezzi dei cetrioli sono in discussione. "Attualmente, un cetriolo si vende al dettaglio tra i 30 e i 50 centesimi. Il cambiamento di questi prezzi dipenderà dall'eventuale stabilizzazione del prezzo del gas per il periodo invernale. I coltivatori non vogliono prezzi più alti, ma solo coprire i loro costi", ma ora che questi costi stanno aumentando in modo così spettacolare, i prezzi saranno certamente molto più alti di quanto non siano stati negli ultimi 10 anni.

Tuttavia, c'è una ragione importante che potrebbe costringere i coltivatori a crescere, nonostante i costi elevati: "Se c'è una cosa che farà crescere i coltivatori, sarà la necessità di manodopera. Se accorciano la stagione, hanno paura che il loro personale trovi altri lavori. In Inghilterra non riusciamo ad avere abbastanza personale così com'è, e se si lasciano andare i lavoratori in un altro settore, sarà molto difficile farli tornare".

Tutto ciò suona piuttosto tetro e deprimente. Certo, l'intera situazione è grave. Eppure Joe spera che questa crisi abbia un effetto positivo: "Forse l'unica cosa positiva che ne verrà fuori per i coltivatori è che i consumatori capiranno che i prodotti a basso costo non sono sempre una buona cosa. Si vogliono prodotti freschi e questo ha un prezzo. Dobbiamo educare il consumatore a dare maggior valore a ciò che troppo spesso viene dato per scontato".

Per maggiori informazioni:
Cucumber Growers Association
Growco Ltd, Park Lane, Cottingham, HU16 5RX
info@cucumbergrowers.co.uk
www.cucumbergrowers.co.uk

Data di pubblicazione: