I frutticoltori ungheresi hanno dovuto affrontare una stagione difficile, quest'anno. Tuttavia, c'è qualche speranza che le cose possano prendere una piega migliore per almeno uno dei tipi di frutta che stanno incontrando difficoltà nel paese. Infatti, per questa stagione gli agricoltori che coltivano susine sperano di riuscire finalmente a ottenere un buon raccolto e vendere i loro prodotti a un prezzo ragionevole.
La coltivazione delle susine è in difficoltà già da anni, in tutta l'UE. L'ultimo rapporto settoriale dell'Istituto di Economia Agricola (AKI) afferma che, in base ai dati Eurostat, la superficie totale dell'UE destinata alla coltivazione delle susine è diminuita da 220.000 ettari nel 2000 a 154.000 ettari entro il 2020. Solo nel 2020 l'UE ha prodotto il 25% di susine in meno rispetto all'anno precedente.
L'anno scorso, l'Ungheria ha prodotto 27.000 tonnellate dai suoi 7.060 ettari di frutteti di susine, ossia il peggior raccolto avuto negli ultimi 20 anni. Solitamente, il paese esporta tra le 1.400 e 7.600 tonnellate di susine, principalmente verso la Germania, ma il raccolto del 2020 è stato così cattivo, che l'esportazione netta di susine dell'Ungheria è scesa sotto zero e i commercianti nazionali hanno dovuto importare la frutta dall'estero.
Tuttavia, gli agricoltori sono ottimisti, dal momento che, secondo loro, solitamente c'è molta domanda di susine sui mercati locali e i prezzi al consumo sono ragionevoli.
Fonte: agroberichtenbuitenland.nl