Buone notizie per l'uva IGP di Puglia. "Per l'attuale campagna, crediamo di triplicare i volumi commercializzati, superando le 1.200 tonnellate di prodotto certificato, rispetto alle 500 ton vendute nel 2020. I numeri sono in netta crescita e ci fanno ben sperare per il futuro. Ad aumentare sono anche i soci e i confezionatori iscritti, che passano, appunto, dai 26 della scorsa campagna ai 43 attuali". Cosi commenta Michele Laporta, presidente del Consorzio per la valorizzazione e la tutela dell'Uva di Puglia Igp.
"Le varietà di uve finora riconosciute IGP sono tutte con semi, nelle varietà Palieri, Red Globe, Regina e Italia, con volumi più significativi che riguardano queste ultime due. L'indicazione geografica protetta ha un duplice vantaggio: da una parte offre al produttore la possibilità di distinguersi sul mercato, dall'altra, per il consumatore finale risulta uno strumento efficace per riconoscere un prodotto per le sue origini, la sua storia e la sua bontà. Come consorzio, abbiamo chiesto agli organi preposti di apportare alcune modifiche al disciplinare di produzione e al registro di controllo per allargare il catalogo varietale e inserire anche cultivar apirene che, in Puglia, vengono coltivate da decenni, come Crimson e Thompson".
"Sappiamo benissimo che l'uva da tavola rappresenta uno dei prodotti pugliesi d'eccellenza. L'intera produzione regionale rispetta standard qualitativi elevati ed ecosostenibili, ma quella IGP ha sicuramente un quid in più. Questi prodotti, infatti, oltre a essere sicuri sotto l'aspetto ambientale, vantano anche gradi brix più elevati, calibri degli acini maggiori (22 mm è la pezzatura minima delle nostre uve commercializzate) e norme di qualità più sostenute".
"Stanno riscuotendo un particolare successo sui mercati del nord due confezioni che offrono diverse vie di consumo per grammatura e confezionamento: la prima è un cestino rPET top seal da 750 g, la seconda è un cestino in cartone avvolto da flowpack da 1,5 kg, entrambe attente alla comunicazione verso il consumatore, indicando il metodo di smaltimento dell'imballaggio".