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Annata in chiaroscuro per i fichi

"A causa dei cambiamenti climatici, in Italia le produzioni di fico sono state messe a dura prova. Le elevate temperature e l'intensa radiazione solare possono infatti comportare la defogliazione delle piante (e pare che questo problema sia stato segnalato anche sul kiwi). Considerando il fatto che il fico è una referenza poco coltivata su scala nazionale, comporteranno per il futuro produzioni più esigue. A questo poi si aggiungono i danni causati dal Punteruolo nero del fico, un coleottero curculionide, presente soprattutto in Sicilia e Toscana, ma in generale su tutta la costa tirrenica". E' quanto ci dice Roberto Di Primo.

Di Primo è un agronomo ed è il titolare dell'azienda abruzzese Apice Piante. Il vivaio è tra i primi produttori di piante di fico in Europa, con un assortimento di oltre 40 varietà, prodotte in laboratorio con sistema di micropropagazione.

"Fatta questa premessa, non si può negare che questa sia, a livello generale, un'annata nella norma, per il fico, sia in termini di quantità che di qualità. Inoltre, anche i riscontri commerciali sono molto positivi. Proprio in funzione di questi ottimi risultati commerciali, molti produttori agricoli sono intenzionati a piantare fichi per il futuro, e le richieste che mi arrivano sono in forte aumento".

"Altra cosa interessante è che si sta passando dall'allevamento ad alberello a quello a filare, molto usato in Asia, soprattutto in Giappone. Si tratta di una doppia parete produttiva, adatta per i ficheti in intensivo, per una produzione che può superare le 10/12 tonnellate a ettaro. In più, permettendo di avere la produzione ad altezza d'uomo, agevola la raccolta da terra senza dover utilizzare alcun tipo di scala".

"Il Dottato è una varietà di fico bianco molto comune in tutta Italia e molto produttiva, ma in particolare è la cultivar con cui si identifica il fico bianco del Cilento. Il fico Dottato è partenocarpico, non ha bisogno quindi della caprificazione (ossia impollinazione), ed è molto produttivo: si possono superare le 10 tonnellate a ettaro. E' inoltre molto adatto all'essiccazione".

"In Abruzzo è stata un'ottima annata, contraddistinta da qualità e volumi. Rispetto allo scorso anno, che è stata una campagna terribile per tutta l'Italia, la produzione è aumentata del 50%, ma rispetto a un'annata normale l'aumento si aggira intono al 15% in più".

Sono stati intervistati anche dei produttori cilentani di fico, per comprendere meglio com'è stato l'andamento di questa campagna, che attualmente è ancora in corso.

Antonio Nuvoli, un produttore di Felitto (Salerno), dichiara: "La qualità dei frutti è risultata buona. L'unica nota negativa sono stati i calibri piccoli, a causa della siccità. Inoltre, la campagna è partita in ritardo di circa 10 giorni. Ovviamente, i volumi dipendono da vari fattori: il clima, il sesto d'impianto, la forma di allevamento, l'età dell'impianto, se la coltivazione avviene in irrigo o in asciutto e molto altro".

L'areale di produzione del fico in Cilento è molto vasto, e comprende la fascia costiera e pianeggiante e quella collinare e montuosa. Solitamente, nella zona costiera l'inizio della campagna è intorno ai primi di agosto e termina a fine agosto, mentre nella zona più collinare e montuosa dell'areale produttivo la raccolta parte intorno al 12/13 agosto e finisce a metà/fine settembre.

Francesco Cardone, un produttore che possiede appezzamenti di fico a Agropoli e a Prignano Cilento dice: "Nel mio caso, questa è un'annata produttiva con quantitativi di circa il 10/20% in più dello scorso anno, ma a causa del clima asciutto si sono registrate pezzature più piccole, anche se la qualità è eccellente. Purtroppo, a causa degli incendi le popolazioni di cinghiali si sono spostate in altre zone, e i miei appezzamenti giovani, al settimo anno di età, hanno riportati ingenti danni".

Infine Nino D'Agosto, un produttore di San Mauro Cilento riferisce: "Quest'annata non è del tutto da buttare, anche se abbiamo avuto qualche problema di umidità. Negli ultimi tempi, sto rilevando un forte aumento di Botrite su fico a causa dell'aumento dell'umidità e delle temperature elevate, che non giovano alle coltivazioni di fico".