Negli ultimi anni, il Portogallo ha investito molto nel settore frutticolo. Il raccolto di frutta varia di anno in anno, ma negli ultimi tre è aumentato fino a raggiungere una media di 1,2 milioni di ton, rispetto a 0,95 milioni di ton di dieci anni fa. I prodotti in maggiore crescita sono le arance e le mele, mentre quelli in calo sono le pere (Rocha). Altri prodotti in crescita sono i lamponi e i mirtilli.
Il Portogallo sta cercando di sviluppare la produzione frutticola attirando investitori stranieri, tra le altre cose, soprattutto nella regione di Alqueva, dove un enorme bacino idrico fornisce l'acqua per l'irrigazione (controllata).
Il 2020 è stato un ottimo anno per la coltivazione orticola. Sono stati raccolti complessivamente 0,94 milioni di ton di ortaggi, rispetto a 0,8 milioni di ton dei due anni precedenti. Prima del 2018, i volumi del raccolto di ortaggi portoghesi erano compresi tra queste due quantità. I pomodori destinati al mercato del fresco sono il prodotto più importante, seguiti da carote, zucche, cavoli, cipolle, lattuga e cavolfiori/broccoli.
Valore delle esportazioni frutticole
Lo scorso anno, le esportazioni portoghesi di frutta hanno raggiunto un valore di 780 milioni di euro e quelle degli ortaggi 185 milioni di euro. I lamponi sono stati il principale prodotto esportato, con un valore di 185 milioni di euro, seguiti da arance con 125 milioni di euro. Il valore delle esportazioni dei mirtilli è stato di 32 milioni di euro.
Arance, pere e mele sono i principali prodotti esportati per quantità
In termini di volumi, le esportazioni di frutta sono aumentate da meno di 300mila ton nel 2011 a oltre 500mila ton attuali. Nell’ordine, arance, pere e mele sono i prodotti esportati più importanti. Seguono, per il segmento orticolo, pomodori, zucca, cavolo rapa e carote.
Le esportazioni portoghesi di lamponi sono rimaste stabili, oltre 26.000 ton nel 2020, dopo la forte crescita registrata negli anni precedenti. Anche i mirtilli sono un prodotto in crescita, ma con 5.400 ton rimane ancora un prodotto minore per l’esportazione.
La Spagna è l’acquirente più importante
La Spagna è senza dubbio il più importante acquirente di frutta e verdura portoghese. L'anno scorso, con 417mila ton, ha rappresentato più della metà dei volumi totali esportati. E' notevole che dei due prodotti in crescita, lamponi e mirtilli, la maggior parte vada nei Paesi Bassi. L'anno scorso, il Portogallo ha esportato 8.500 ton di lamponi nei Paesi Bassi e 2.000 ton di mirtilli.
Anche le vendite di pere portoghesi si discostano fortemente dal modello generale. Il Brasile è il principale acquirente, in particolare lo è stato fino al 2019. Nel 2020, è rimasto il cliente più importante, ma meno dominante. Nei primi mesi di quest'anno, una quantità minore di pere portoghesi è andata in Brasile.
La Spagna è anche il fornitore più importante
Anche il Portogallo è un grande importatore, in particolare di frutta fresca. L'anno scorso ha importato una quantità record di oltre 0,9 milioni di tonnellate di frutta fresca. Nei primi mesi di quest'anno, le importazioni sono cresciute ancora del 6%. Le importazioni portoghesi di ortaggi raggiungono quasi 0,3 milioni di tonnellate.
Le banane sono il principale prodotto importato, con quasi 240mila tonnellate. Seguono le arance con 165mila ton. Altre importazioni importanti riguardano cipolle (80.00 ton), ananas (58.000 ton), meloni (55.000), pomodori (46.000), angurie (44.000), mele (43.000) e mango (38.000).
La Spagna è senza dubbio il fornitore più importante, con un volume di 720mila ton nel 2020, ovvero il 60% del totale delle importazioni portoghesi di frutta e verdura. Sudafrica e Costa Rica sono gli altri principali fornitori. Segue la Columbia mentre i Paesi Bassi sono al quinto posto, con una quantità di oltre 30.000 ton nell'ultimo anno. Molti mango (riesportati) vanno in Portogallo attraverso i Paesi Bassi.
Per maggiori informazioni:
Jan Kees Boon
Fruit and Vegetable Facts
fruitvegfacts@gmail.com
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