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Prosegue l'emergenza ToBRFV in Sicilia, mentre cambiano i vertici al mercato ortofrutticolo di Vittoria

"La Regione metta in campo aiuti concreti per aiutare gli agricoltori che sono afflitti, ormai da mesi, dal virus del tomato brown (ToBRVF)": E' tornata a chiederlo a gran voce la deputata regionale Stefania Campo, che ha partecipato all'audizione in III Commissione Attività produttive per affrontare le problematiche legate alla diffusione della virosi.

"La nostra richiesta di audizione su questo argomento - spiega Campo - risale in verità allo scorso 4 febbraio, ma chi di dovere non ha mai ritenuto di calendarizzarla, salvo poi fissarla soltanto perché richiesta da qualcuno della maggioranza".

Insomma, in Sicilia vige ancora il vuoto istituzionale, mentre le aziende combattono come meglio possono contro il ToBRVF. Infatti se l'audizione fosse stata calendarizzata nei tempi giusti, si sarebbe potuti intervenire a tutela degli agricoltori in sede di Legge finanziaria, cosa che non è invece avvenuta.

Stefania Campo

All'audizione hanno partecipato, tra gli altri, il Doses, Distretto Ortofrutticolo Sud Est Sicilia, nella figura del suo direttore Gianni Polizzi, il Consorzio di Tutela Igp Pomodoro di Pachino, i rappresentanti dei confezionatori e dei produttori, il rappresentante dei vivaisti, Paolo Ristuccia e Giuseppe Cilio come rappresentante dei confezionatori di Vittoria.

Gianni Polizzi

"Tuttavia - ribadisce la stessa Campo - anche questa riunione è stata praticamente inutile, dal momento che non era presente quasi nessun componente della commissione, salvo i due richiedenti (tra cui la sottoscritta) e il presidente; l'assessore non c'era e quindi nessun impegno politico è stato preso, mentre i dirigenti si sono limitati ad annuire alle nostre critiche, rispetto all'unico provvedimento che è stato assunto con il decreto dirigenziale n.907 del 15 marzo scorso, che imponeva i lavaggi e la bruciatura (un'imposizione, quest'ultima, molto discutibile - ndr). In pratica, la Regione ha detto agli agricoltori di disinfettare e poi di dare fuoco a tutto, incurante del fatto che le piante sono solitamente legate con le fascette di plastica che, se bruciate, diventano pericolosissime per la salute pubblica, dando luogo al fenomeno delle cosiddette fumarole".

Scorcio del mercato ortofrutticolo di Vittoria

Tutto ciò mentre, sempre in Sicilia, al mercato ortofrutticolo "alla produzione" tra i più grandi d'Europa si svolge un importante cambio di guardia al vertice dell'Associazione Concessionari, che ha eletto il nuovo direttivo. A prendere il posto del presidente uscente, dimissionario, Giorgio Puccia è Giuseppe Zarba.

M.O. di Vittoria

Il nuovo direttivo è composto da Marco Arestia (vicepresidente), Giuseppe Piccione, Giuseppe Di Pietro, Santo Trentuno, Gianni Nicosia, Andrea Di Stefano, Toni Margiotta, Salvatore Albani, Giovanni Gambina, Giuseppe Nicosia, Tonino Autiero e Giuseppe Di Stefano.

Giorgio Puccia, presidente uscente dell'Associazione Concessionari del M.O. di Vittoria 

"A Zarba e al nuovo direttivo - ha dichiarato Puccia - vanno i miei auguri di un buon lavoro. Il nuovo presidente è una persona che stimo molto e che non mancherà di dare la sua impronta a uno dei più importanti sodalizi della Sicilia e del Sud Italia".

Puccia lascia la presidenza dell'associazione dopo un periodo di oltre 6 anni in cui è stato riferimento certo, apprezzato e benvoluto, per la produzione e commercializzazione del settore ortofrutticolo italiano.

"Sono orgoglioso di questo nuovo incarico che mi è stato affidato - ha detto dal canto suo il neo presidente Giuseppe Zarba (nella foto accanto) - e onorato della fiducia accordatami. Ho accettato immediatamente e ho già presentato un programma con i nostri obiettivi. Al centro del mio mandato, tra i tanti progetti che metteremo in cantiere, ci sarà la rielaborazione dei finanziamenti relativi alle attività mercatali, oltre alla tracciabilità dei prodotti conferiti all'interno della struttura. La precedente presidenza ha svolto un lavoro enorme, che adesso continuerà nel segno dell'onesta e della trasparenza".