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Daniel Blanco, direttore commerciale della Mogalla

Il consumo di drupacee non sembra raggiungere i livelli attesi

Nonostante la campagna spagnola delle drupacee sia iniziata in un contesto favorevole, con un drastico calo della produzione europea, a causa delle gelate primaverili, e anche se tutto sembrava indicare che le condizioni di mercato sarebbero state buone, l'evoluzione della domanda ha deluso le attese.

"Non c’è abbastanza fornitura di frutta: abbiamo il 60% in meno di albicocche e circa il 50% in meno di pesche Paraguayo. A maggio abbiamo avuto freddo e pioggia in gran parte dell'Europa, e questo ha messo a dura prova i consumi. In generale, c'è carenza di domanda", afferma Daniel Blanco, direttore commerciale dell'azienda andalusa Mogalla. "Ed è un peccato, perché è stato un anno che ha registrato una produzione inferiore e per questo noi speravamo di non subire molta pressione".

"Nel sud della Spagna, a parte alcune giornate più fredde e piovose, le temperature sono state quelle normali per il periodo dell'anno, tra i 25 e i 30 °C, consentendo ai frutti di maturare a un buon ritmo".

L'azienda, che produce albicocche e pesche Paraguayo nelle proprie aziende nel sud dell'Estremadura, ha iniziato a commercializzare drupacee nell'ultima settimana di aprile (prima rispetto agli scorsi anni), subito dopo le notizie dell’impatto causato dalle gelate sulle produzioni francesi e italiane.

"La campagna è iniziata molto bene, con prezzi superiori a 3 euro, ma con il passare delle settimane le quotazioni sono scese", afferma Daniel. "Il mese di maggio è iniziato con temperature elevate e quindi le prime varietà, le migliori in termini di produzione, si sono accumulate nelle zone dell'Andalusia, dell’Estremadura e di Murcia, causando all'inizio un eccesso di fornitura. Allo stesso tempo, si è registrata una riluttanza iniziale da parte degli acquirenti a pagare i prezzi fissati".

"Purtroppo la domanda è rimasta fiacca nelle settimane successive, mentre l'offerta è proseguita a ritmi normali, determinando un calo generale del prezzo finalizzato a stimolare i consumi. Una situazione in contrasto con la fornitura reale e l'interesse iniziale: la sensazione è che i consumi non abbiano raggiunto i livelli attesi. Se la domanda fosse stata normale, i prezzi non sarebbero scesi ai livelli attuali", dice il direttore commerciale.

Mogalla prevede di continuare a commercializzare le sue drupacee fino all'inizio di giugno, a differenza degli altri anni, quando sono proseguite fino a metà o fine maggio. "A giugno, non appena in Europa finalmente prevarrà il bel tempo, molte delle primizie dell'Estremadura e di Murcia saranno praticamente esaurite e ci sarà solo la produzione del nord, quella proveniente da zone come Lleida o Huesca. In quel momento, quando la domanda aumenterà, la carenza di frutta sarà evidente, perché quelle aree sono state le più colpite dal gelo", dice Daniel Blanco.

In questa prima parte della campagna, la situazione delle drupacee spagnole è paragonabile a quella degli agrumi, la cui campagna è iniziata anch’essa con un’aspettativa elevata della domanda che alla fine non è stata soddisfatta. In generale, il volume degli agrumi è stato inferiore nella seconda parte della stagione, determinando un aumento dei prezzi all'origine.

"Abbiamo cercato di portare questo aumento sui mercati, ma abbiamo assistito gradualmente a una stagnazione della domanda che ha vanificato le attese iniziali, sia in termini di prezzo che di volume di vendita. Non so se i prezzi elevati che i coltivatori spagnoli hanno cercato di ottenere e la commercializzazione dei volumi egiziani abbiano avuto un impatto, ma abbiamo perso un po' di vivacità nella domanda, proprio quello che stiamo vedendo ora con le drupacee".

In Europa, le condizioni meteo sfavorevoli per il consumo di frutta estiva è uno dei motivi che ha causato questa situazione ma, secondo Daniel, non è l'unico. Anche il prezzo ai consumatori e gli effetti della pandemia, che ha colpito l'economia di molte famiglie, potrebbero avere un ruolo. "Anche la mancanza di turismo e la parziale chiusura del settore alberghiero e della ristorazione sono fattori importanti".

Per maggiori informazioni:
Daniel Blanco
Mogalla S.A.T.
Carretera Sevilla – Ayamonte, km 104.
Huelva, Andalusia - Spagna
+34 954 934 272
+34 600 422 318
danielblanco@mogalla.com
www.mogalla.com

Data di pubblicazione: