Non è una novità, ma forse non basta mai ripeterlo: ormai la varietà determina (in parte) anche il prezzo. Lo testimonia Cristian Montalti, produttore delle colline di Imola (Bologna). "Ho iniziato la raccolta di Pricia e Wondercot. La settimana scorsa, quando si è trattato dei primissimi stacchi, in asta sono state pagate a kg 4 euro le Wondercot e 3 euro le Pricia, soprattutto quelle di calibro maggiore e migliore qualità. Le piccole, invece, 1,5 - 2 euro".
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Cristian Montalti con la figlia Lisa
Ma quel che conta sono i prezzi stabilizzati di questi giorni. "Wondercot, il 25 maggio 2021, è stata pagata 3 euro, Pricia 2 euro/kg sempre se di prima qualità e calibro importante. Il 26 maggio c'è stato poi un leggero calo, specie per le varietà meno buone da mangiare".
"Concordo con il fatto che Wondercot sia pagata maggiormente: è più dolce e ai consumatori piace di più. Pricia è sì bella e di calibro, ma la sua maggiore acidità non piace a tutti".
Pricia
Nelle colline di Imola, come in tutta l'Emilia Romagna, la raccolta è in ritardo di una decina di giorni, a causa del freddo primaverile. La zona collinare è stata risparmiata dalle gelate e i produttori si aspettano un'elevata PLV. Poco più a valle, invece, il gelo ha azzerato o quasi la produzione, al pari di certe zone collinari con vallate in cui si è concentrato il freddo, causando forti brinate.
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Wondercot, pagata in asta 3 euro/kg
Montalti coltiva due ettari di albicocche, con diverse varietà. Il calibro nelle precoci non è molto elevato, però grazie a un importante diradamento si ottengono buone pezzature e, in asta, la qualità viene ben pagata. "Se non hai qualità, in asta sei penalizzato. Occorre essere meticolosi, specie nella lavorazione".
Per maggiori informazioni
Cristian Montalti
Email: chrismanu@tiscali.it