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Gli Stati Generali dell'Uva da Tavola: serve sinergia per il futuro dell'intero comparto

Dopo le mele, l'uva da tavola è il secondo prodotto italiano più esportato. Un'intera filiera produttiva che potrebbe funzionare meglio, se si riuscisse a creare una strutturata sinergia tra agricoltori, breeder, tecnici e operatori commerciali, azzerando così inefficienze e competizioni interne. Di questo e di tanto altro si è parlato nell'Assemblea digital organizzata dalla CUT (Commissione italiana Uva da Tavola), dal titolo "Gli Stati Generali dell'Uva da Tavola", svoltasi nel pomeriggio di lunedì 26 aprile 2021. Un evento interessante e pieno di dialoghi costruttivi, che ha visto la partecipazione di circa 80 utenti connessi e provenienti prevalentemente da Puglia e Sicilia. Tra i relatori che hanno preso parte all'assemblea: Annabella Donnarumma, Massimiliano Del Core e Donato Fanelli.

"A un anno esatto dalla costituzione della CUT, avremmo sicuramente preferito fare un resoconto del nostro primo anno di attività insieme a tutti gli associati, estendendo poi l'invito anche ad altri attori interessati, ma siamo stati costretti a rivedere la modalità di svolgimento dell'evento", così ci spiega Donato Fanelli, responsabile della comunicazione della Commissione italiana Uva da Tavola.

"Abbiamo aperto un dialogo con tutti i breeder mondiali, affinché si possa finalmente discutere sugli sviluppi delle varietà seedless relativamente sia alla ricerca e all'innovazione delle selezioni da loro sviluppate, sia alle competenze e alle caratteristiche della restante parte della filiera produttiva italiana dell'uva da tavola. La strada che vorremmo percorrere è lunga e in salita, ma, come dice un proverbio, chi ben comincia è a metà dell'opera. L'aggregazione e la cooperazione da noi tanto attese iniziano a materializzarsi".

Durante l'Assemblea, il presidente Massimiliano Del Core ha invece ribadito alcuni punti strategici della CUT, ovvero innovazione e sostenibilità, le basi su cui si fonda, tra l'altro, anche il Recovery Plan, il piano dei fondi per la ripresa economica nel triennio 2021-2023. "Quando parliamo di innovazione, ci riferiamo sia a quella varietale, con l'incremento delle produzioni dedicate a selezioni senza semi (uve seedless), sia a quella tecnologica, con la valorizzazione dell'agricoltura 4.0, essendo quest'ultima in grado di apportare benefici economici e ambientali".

Infine, Annabella Donnarumma, esperta internazionale di GDO, ha evidenziato come la filiera dell'uva da tavola possa esprimere il suo grande potenziale commerciale solo attraverso la sinergia, per poter valorizzare da un lato la qualità e la professionalità di cui la filiera è composta, e dall'altro il valore intrinseco che rappresenta il made in Italy.

Per maggiori informazioni:
Commissione Uva da Tavola
Sede associativa
Piazza Aristotele, 21
70018 – Rutigliano (BA)
Tel.: (+39) 342 719 6429
Email: [email protected]
Web: commissioneuvadatavola.it