Alla fine del 2020, la filiera delle banane è stata pesantemente colpita dagli uragani Eta e Iota, che hanno interessato tutta l'America Centrale e in particolare Honduras e Guatemala. Pertanto, il mercato statunitense ha registrato i maggiori impatti nella fornitura di banane da queste origini, e continuerà a registrare carenze ancora per qualche tempo.
"Il culmine degli uragani Eta e Iota, che si sono abbattuti così vicini l'uno dall'altro, ha provocato danni paragonabili all'uragano Mitch, che è stato il secondo uragano atlantico più mortale mai registrato nella storia", spiega Raul Cutait, responsabile vendite e coordinatore di mercato per il sud Europa e Medio Oriente di Chiquita.
"Fenomeni che hanno provocato ingenti danni in tutta l'America centrale, comprese strade distrutte, scuole, case, ponti, dighe e altre infrastrutture. Molte famiglie sono state sfollate e ora stanno affrontando condizioni di vita difficili, con una terribile crisi umanitaria. Tutte le attività agricole e le comunità Chiquita sono state profondamente colpite, anche più di quanto inizialmente stimato e questo ha portato a una produzione limitata di banane per il prossimo futuro. Il settore è estremamente importante per le comunità di quei Paesi: merita e richiede una struttura sostenibile ed equa, poiché il loro sostentamento dipende proprio dall'industria delle banane".
"In questa fase, il recupero richiederà più tempo di quanto avevamo inizialmente previsto e la riabilitazione delle aziende agricole e delle comunità circostanti richiederà un forte investimento di fondi e tempo. In Chiquita continuiamo a impegnarci nella ricostruzione, con tutta l'intenzione di riprendere la produzione in entrambi i Paesi il prima possibile", continua Cutait.
Riguardo alla questione della carenza di container dovuta alla pandemia globale e degli eventuali impatti sui commerci, il responsabile vendite e coordinatore di mercato per il sud Europa e Medio Oriente dichiara: "Chiquita è fortemente impegnata nel fornire continuamente e garantire, senza interruzioni, a tutti i suoi clienti, la migliore qualità della frutta, il servizio migliore e più efficiente entro i tempi di consegna previsti".
Lotta a fitopatie come il ceppo 4 della malattia di Panama o la Black Sigatoka. Cosa sta facendo Chiquita e come si sta muovendo?
"Il Tropical Race 4 (TR4) è un problema mondiale per il nostro settore e, negli ultimi 20 anni, le aziende agricole dell'Estremo Oriente stanno cercando di combatterlo - spiega Cutait - Nel 2019, la malattia è stata rilevata anche in Colombia e, da allora, l'America Centrale è in forte allerta. E' giusto dire che è improbabile che i mercati di esportazione rimangano a corto di banane, ma la protezione verso questa malattia implica notevoli sforzi e costi".
Prima che il TR4 fosse rilevato in Colombia, Chiquita aveva già intensificato la sua risposta e la sua ricerca attraverso due attività principali: prevenire la diffusione del TR4 nei Paesi e nelle aziende agricole non colpite, mettendo in atto misure e controlli operativi, nonché cooperando con le autorità e le associazioni locali; investire nella ricerca di una soluzione a lungo termine per la resistenza alla malattia, sfruttando la partnership con istituti di ricerca, università, fondazioni, come l'Università e istituto di ricerca di Wageningen.
"Chiquita sta lavorando duramente per prevenire la diffusione di TR4 e sta attivamente guidando e investendo, ove necessario, in iniziative che garantiscano un approvvigionamento di banane stabile e sostenibile a lungo termine. Le banane non fanno solo parte del nostro assortimento, per noi sono centrali. Chiquita vuol dire banana!", conclude Cutait.