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Le testimonianze di due operatori del settore

Un Natale anomalo per la frutta secca, un po' meglio per castagne

In un contesto generalizzato di forte affanno per tutto il comparto agroalimentare, anche la situazione per la frutta secca non è delle migliori. Si profila infatti un Natale anomalo per la frutta a guscio, mentre pare che la situazione per le castagne sia migliore.

"Per la frutta secca, come del resto per tutte le altre referenze ortofrutticole, non è un buon momento. Le richieste non sono elevate e le quotazioni sono basse. Volendo fare un esempio, i prezzi attuali delle nocciole non tostate si attestano intorno a 2,30/2,40 euro al kg. Rispetto agli altri anni, si nota che le vendite sono in calo nonostante le quotazioni più accessibili. Altro fattore che influenza la carente richiesta è che manca all'appello il canale horeca; quindi ciò influenza anche i prezzi". Così dichiara Giovanni Guarino.

La situazione appare più rosea per le castagne; Giulia Ingino riporta la sua testimonianza dicendo: "Fortunatamente, la campagna castagne è in dirittura d'arrivo. Si è passati da una situazione di stallo della scorsa settimana alla ripresa di una certa vivacità, da parte dei mercati italiani, in questa settimana. La richiesta si concentra maggiormente sui calibri grandi e i prezzi all'acquisto sono davvero elevati".

"Diversa è la situazione per i mercati europei: la richiesta c'è, anche se minore del solito, da alcuni paesi europei, ma a generare non pochi scetticismi sono i mercati tedeschi. Il lockdown duro della Germania sta creando molte tensioni sia sui mercati generali, sia nella GDO e per noi che siamo fornitori. Ho potuto costatare che le richieste ricevute quest'anno dai mercati tedeschi sono diminuite del 50%. Comunque in linea generale, nonostante tutto, io spero in un Natale positivo".