Per la campagna cinaricola sarda, dopo mesi di siccità e temperature sopra le medie stagionali, in conseguenza delle quali si è avuto un posticipo produttivo di circa un mese, sembra siano arrivate le condizioni climatiche ideali per la crescita dei carciofi. "Le ultime e abbondanti piogge, durate per diversi giorni, sono state una manna dal cielo per noi produttori, malgrado abbiano causato molti danni in alcuni areali della Sardegna", commenta l'agricoltore Francesco Setzu.
"Nelle prime ore del mattino si raggiungono anche i 5°C, temperature, queste, che favoriscono lo sviluppo normale delle produzioni, senza che si creino condizioni di surplus produttivo, al quale spesso consegue un significativo deprezzamento. Al momento, le quotazioni sono entusiasmanti, anche se gli ordinativi sono in parte influenzati dall'instabilità del canale Horeca (20-30% di richieste in meno)".
Varietà Tema
"Sono 50.000 i capolini raccolti ogni settimana, che vengono poi conferiti a un'importante organizzazione di produttori ortofrutticoli della Sardegna. I prezzi di vendita sono in linea con quelli dello scorso anno. Per la varietà Tema, ad esempio, variano da 0,40 a 0,50 euro al pezzo, mentre per il Romanesco si riesce a spuntare anche 1 euro per ogni capolino. Il clima bizzarro del 2020 ha sicuramente determinato un calo produttivo, ma la qualità del carciofo e lo stato di salute delle piante sono ottimi. Tutto sommato, non possiamo lamentarci. Si spera soltanto nella ripresa del settore della ristorazione".