Il settore nordeuropeo delle pomacee sta affrontando la sua dose di incertezze. A sostenerlo è Wimco Groendaal, della Groda AGF, con sede nei Paesi Bassi. "Ciò vale sia per le mele sia per le pere. Le vendite non sono granché, al momento. Non va poi così male per le mele, perché ce ne sono molte di meno. Tuttavia, dobbiamo tenere d'occhio la loro qualità".
"Per quanto riguarda le pere, diverse linee stanno precedendo come previsto. Tuttavia, su altri fronti la situazione è particolarmente indietro. Le vendite di queste pere di ottima qualità potrebbero andare un po' meglio. Non siamo pessimisti, è che i coltivatori hanno determinate aspettative, che devono essere soddisfatte".
Ultimamente sono state introdotte regolarmente delle nuove varietà. Secondo Wimco, tuttavia, la maggior parte degli acquirenti non è sempre interessata. "Lo spazio sugli scaffali non sta aumentando. Nonostante ciò, il settore delle pomacee deve continuare a rinnovarsi e a innovare. La chiave sta nel rinnovamento e nell'innovazione sotto una gestione a filiera completa".
"Ci occupiamo anche di pomacee biologiche e questo segmento di mercato mostra una leggera crescita, ma non so se ciò valga in generale. Quest'anno è stato turbolento, con molte opportunità, ma anche pericoli. La grande domanda è: quale effetto ha avuto la pandemia Covid-19 sul nostro settore? Trovo che sia difficile valutarlo, al momento. La cosa più importante è che le persone dovrebbero continuare a consumare molta frutta e verdura - conclude Wimco - che fa bene comunque e a tutti".
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