Nel giro di quattro anni in provincia di Cuneo è scomparsa una superficie pari a 500 ettari, equivalente ad oltre 700 campi da calcio, coltivata a kiwi. Coldiretti Cuneo registra, infatti, un crollo del 15% di tali frutteti che, se nel 2016 si estendevano su oltre 3.000 ettari, oggi non superano i 2.500 ettari, senza contare gli impianti di kiwi ancora in piedi ma seriamente compromessi.
"Servono nuove misure per arginare le perdite economiche che stanno subendo i nostri imprenditori. Purtroppo, negli ultimi anni, la batteriosi del kiwi e la cosiddetta morìa hanno condizionato pesantemente la produttività: la Regione non può far finta di nulla", afferma Roberto Moncalvo, delegato confederale di Coldiretti Cuneo nel commentare la difficile situazione che stanno vivendo i produttori di kiwi a cui, in alcuni casi, non rimane che l'estirpo totale del frutteto.
Il rischio è di perdere del tutto una coltura frutticola di cui la nostra Provincia è tra i principali produttori e poli di lavorazione a livello nazionale ed internazionale, con oltre 1.700 aziende e una produzione potenziale di oltre 84.000 tonnellate all'anno.
"Nonostante gli sforzi tecnici messi in atto già da anni – afferma Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo – la morìa sta coinvolgendo aree sempre più estese, penalizzando gravemente l'economia del nostro territorio".