Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Numerosi produttori di orticole e aromatiche hanno espresso soddisfazione. Guarda il video!

La pacciamatura in carta, funziona? Ecco i risultati di chi l'ha provata

La stagione estiva è già terminata e diversi produttori in tutta Italia hanno provato sulle loro colture la pacciamatura in carta biodegradabile WeedGuard Plus. Ora si possono tirare le prime somme.

La pacciamatura in cellulosa è stata stesa su diverse varietà colturali, principalmente su orticole situate sia sotto serra sia in pieno campo, ma anche piante aromatiche come la lavanda e altre di gestione più particolare come lo zafferano.

Guarda il video!

Molte di queste colture erano e sono inserite in un contesto di produzione biologica, molto ben gestita, con una forte attenzione alla qualità del prodotto.

I riscontri sono stati tutti positivi, i diversi produttori si sono anche mostrati sorpresi di fronte alle prestazioni della pacciamatura in carta, sui risultati che si sono evidenziati dal punto di vista di durata e di efficacia sul controllo delle infestanti e sui vantaggi per le singole colture.

Sono stati analizzati fattori importanti quali l'effettiva durata nelle differenti zone climatiche, la resistenza all'acqua e all'umidità, il comportamento all'innalzamento delle temperature, la praticità di stesura.

Si tratta di aspetti che inizialmente destavano maggior curiosità e anche qualche dubbio, riguardo al materiale, trattandosi di una pacciamatura in cellulosa, con caratteristiche ben differenti rispetto alle soluzioni già esistenti e in utilizzo.

Molti si sono incuriositi e lo hanno provato, potendo osservare da sé il risultato finale di un'intera stagione, trovando le risposte alle proprie domande e sostituendo le prime perplessità con solide certezze.

4 casi studio: produttori soddisfatti dopo aver provato la pacciamatura in carta.

Nella provincia di Ragusa, presso la Società Agricola Fratelli Nannaro, la pacciamatura biodegradabile in cellulosa WeedGuard Plus è stata stesa su pomodoro in serra. Il riscontro migliore si è avuto durante il periodo più caldo; le piantine di pomodoro hanno mostrato migliori condizioni con la pacciamatura in carta, rispetto a quelle trapiantate su telo plastico. Tale beneficio si è verificato grazie alla porosità del telo in cellulosa il quale, grazie alla controllata permeabilità all'aria e all'acqua, ha permesso di gestire in maniera ottimale la temperatura al di sotto del telo, rilevata invece eccessiva con la plastica e il biotelo.

Il pomodoro, avendo radici maggiormente superficiali, risente molto di questa problematica: ciò che ha particolarmente inciso è stata la temperatura raggiunta dall'acqua di irrigazione, in assenza di evapotraspirazione, la quale ha causato una bruciatura delle radici, in alcuni casi con perdite produttive, in altri casi meno estremi con uno stress evidente delle piante.

Presso l'azienda agricola "Il Podere" a Pontinia, nella zona dell'Agro Pontino, e presso l'azienda "Radici Umane" a Rufina, nella provincia di Firenze, la pacciamatura in carta è stata stesa su zucchino e cetriolo. Nel primo caso, il tutto è stato eseguito sotto serra, nel secondo invece in pieno campo.

Come per i pomodori, la pacciamatura in carta ha generato evidenti benefici per la produzione; le piante hanno beneficiato dell'irrigazione durante il periodo più critico (temperatura massima) e la crescita è stata gestita in modo ottimale. Nel caso della Toscana, il ciclo si è mostrato più lungo perché di diversa temperatura, ma le rese sono state migliori in termini qualitativi e quantitativi. Presso l'azienda Il Podere, invece, si è vista una produzione anticipata di un giorno rispetto alla plastica con produzioni molto soddisfacenti, grazie alle migliori condizioni in cui le piante si sono trovate.

Entrambi i produttori hanno espresso il loro stupore positivo nei riguardi dell'operato della pacciamatura biodegradabile in cellulosa. Essendo colture che necessitano di molta acqua, la combinazione irrigazione-pacciamatura in carta si è dimostrata assolutamente vincente.

La pacciamatura in cellulosa biodegradabile WeedGuard Plus è stata utilizzata anche su fragole e colture più autunnali come Broccoli, Cavolfiori e Verze. Il feedback di Sabrina Guinzio, titolare dell'azienda "Mezza Giornata" a Salassa, in provincia di Torino, è chiaro: "La pacciamatura WeedGuard mi è piaciuta molto. L'ho usata sulle fragole in serra con ottimi risultati. Io uso un sistema di coltivazione un po' particolare, si chiama "no-dig" e prevede l'uso di compost in funzione pacciamante, oltre che fertilizzante. Il WeedGuard l'ho usato nei camminamenti dove non è conveniente mettere il compost e posso dire che ho trovato vincente l'abbinamento", ha spiegato la produttrice, la quale ha proseguito dicendo: "Rispetto alla pacciamatura in mater-bi è molto più facile da stendere, bella da vedere ed efficace nel controllo delle infestanti".

Sempre nel fornire i suoi riscontri, Guinzio ha aggiunto: "L'irrigazione è a manichetta e quindi la pacciamatura in carta si è mantenuta quasi integra dopo 3 mesi. Mi piacerebbe utilizzarla anche sotto le piantine per mantenere pulite le fragole alla raccolta". 

Sulle colture successive, ha espresso nuovamente la sua soddisfazione: "Ho fatto anche una prova in pieno campo con gli ortaggi autunnali. Ho steso direttamente la pacciamatura sul cotico erboso, pochi giorni dopo il trapianto c'è stata una pesante grandinata, che ha forato la carta. Nonostante ciò, le piante si sono riprese alla grande e ora sto raccogliendo splendidi broccoli, cavolfiori e verze. Ora la pacciamatura è praticamente scomparsa; al suo posto è cresciuta dell'erba, ma ha comunque svolto la sua funzione di contenimento e dato un vantaggio alle piante in crescita. Un ulteriore vantaggio rispetto al mater-bi è che, al trapianto, le piantine non rischiano di essere ustionate dal telo nero".

Al termine dell'intervista, Guinzio ha concluso dicendo: "Dunque, una valutazione molto positiva per efficacia, estetica, comodità d'uso. Il costo è ovviamente più alto rispetto al mater-bi, credo vada usato in maniera più selettiva, l'ideale a mio avviso è in tunnel".

Anche su zafferano sono state messe in evidenza tutte le potenzialità della pacciamatura in cellulosa, grazie alla signora Marini, titolare dell'azienda Marini Vivai a Padenghe sul Garda.

Lo zafferano è una coltura particolare, perché è molto sensibile agli alti livelli di umidità, calore e presenza di colonie fungine ed erbe infestanti, per la competizione delle radici, perché i pistilli di zafferano crescono sotto il suolo. Marini ha provato la carta ed è rimasta molto soddisfatta, in quanto la pacciamatura in cellulosa ha mantenuto perfettamente le condizioni desiderate di microclima e di suolo.

Dopo aver sperimentato altre soluzioni, ha dichiarato espressamente che questa è stata il massimo, per lei; nessuna l'aveva soddisfatta come WeedGuard. "Stiamo anche studiando nuove soluzioni, utilizzando la combinazione della nostra carta, con la crescita di alcune erbe che possono aiutare lo zafferano e aumentare così gli effetti benefici della pacciamatura in carta".

La stagione ha dimostrato i vantaggi che la pacciamatura biodegradabile in cellulosa WeedGuard è in grado di fornire e di garantire; tali vantaggi sono molto evidenti nel periodo estivo, proprio grazie alle condizioni climatiche più critiche dovute al caldo elevato.
I riscontri sono stati molto positivi in pieno campo, ma chiaramente in serra il materiale ha fornito il meglio delle sue prestazioni.

"E' un'alternativa molto valida, uno sguardo al futuro: in molti ci hanno creduto e continueranno a farlo, la plastica è qualcosa che dobbiamo iniziare a lasciarci alle spalle e queste prove reali sono le risposte più utili e le certezze più solide che si possano fornire, per accompagnare e incoraggiare il settore a compiere ulteriori passi avanti", conclude Riccardo Poletto.

Contatti:
WeedGuardPlus – Marks-3zet
Poletto Riccardo
Tel.: +39 393 0407276
E-mail: info@weedguardplus.it 
Web: www.weedguardplus.it