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Jorge Ramírez, Ceo Camposol, sull'ampliamento in Colombia e Uruguay

Obiettivo strategico: diventare un operatore per tutto l'anno

Durante la pandemia, l'industria dei prodotti ortofrutticoli ha avuto alti e bassi, ha affrontato sfide e trovato soluzioni, e molte aziende stanno ora iniziando una nuova normalità. Per la Camposol, gli sviluppi di ampliamento aziendale sono continuati costantemente, con attività nuove e in espansione sia in Colombia che in Uruguay, allo scopo di ampliare le forniture di avocado e agrumi.

Risposta rapida allo scoppio della pandemia
La Camposol ha sede in Perù ma l’azienda ha attività in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all'Europa e all'Asia. Data la presenza in Cina, l'azienda è stata in grado di reagire rapidamente alla pandemia che iniziava a diffondersi.

Jorge Ramírez, amministratore delegato della Camposol, afferma: "Dalla fine di febbraio, abbiamo registrato la chiusura dei porti e dei canali di distribuzione, nonché organizzato lo smart working dei nostri dipendenti che lavorano in Cina. Ci siamo subito concentrati sull'individuazione dei principali rischi nelle filiere, in tutti i nostri mercati, e abbiamo deciso di concentrare la nostra offerta sui canali e sui clienti a rischio minore. Abbiamo stabilito una catena di fornitura resiliente, dal campo al cliente finale, aggiungendo più opzioni per percorsi di trasporto, impianti di confezionamento, porti di destinazione, centri di distribuzione e rotte di spedizione".

La Camposol ha assistito a un aumento della domanda al dettaglio dei suoi prodotti principali come mirtilli, avocado e agrumi. "Nei supermercati è aumentata la domanda dei cosiddetti superfood", afferma Ramírez. "Attualmente, i mercati dei prodotti salutari e convenience sono abbastanza stabili. Con il Covid-19, molti consumatori acquistano sempre più cibo di qualità superiore al supermercato. Spendono meno nei ristoranti e restano di più a casa".

Ampliamento della produzione di avocado in Colombia
Negli ultimi tre anni, la Camposol ha lavorato per ampliare la sua produzione di avocado in Colombia, oltre ad aumentare le sue attività in Perù. "Dal 2017, ci siamo posti l'obiettivo strategico di diventare un operatore per tutto l'anno. Per gli avocado, questo è possibile mettendo insieme le forniture che arrivano dalla Colombia e dal Perù. In Colombia, le nostre attività sugli avocado sono cresciute molto velocemente. Abbiamo superato il nostro obiettivo iniziale di 2.000 ettari in meno di tre anni, il che ci fornisce un'importante massa critica, insieme ai nostri 2.600 ettari in Perù", afferma Ramírez.

Sebbene la domanda complessiva di avocado abbia subito l’impatto della pandemia, negli ultimi mesi è migliorata. "Gli avocado, che tra i nostri prodotti sono i più consumati fuori casa, hanno risentito della chiusura dei ristoranti. Con le riaperture degli ultimi mesi, questo impatto si è attenuato".

Le attività in Uruguay ampliano l'offerta di agrumi
Oltre alle espansioni in Colombia, la Camposol si è attivata anche in Uruguay. "Erano due gli obiettivi che avevamo in mente", condivide Ramírez. "In primo luogo, utilizzare il modello di produzione che abbiamo ottimizzato da anni in Perù per migliorare la produttività e la qualità dei frutti delle aree che abbiamo acquistato e, in secondo luogo, piantare nuove aree di varietà easy peeler e senza semi, richieste dal mercato".

"Mettendo insieme le produzioni di Uruguay e Perù, abbiamo riempito la finestra dell'emisfero australe dei mandarini senza semi. Quest'anno abbiamo ottenuto risultati molto incoraggianti che ci dimostrano che siamo sulla strada giusta con le nostre colture di agrumi, anche se dobbiamo vedere come si evolverà la situazione nel tempo", aggiunge Ramírez.

Raggiungere nuovi mercati
Sebbene nel settore dei mirtilli gli investimenti delle imprese siano rallentati a causa della pandemia, l'attuale stagione peruviana promette bene. Ramirez afferma: "Il Perù si è consolidato come principale esportatore di mirtilli nel mondo, con un aumento significativo delle esportazioni che, secondo le stime di ProArándanos, raggiungeranno circa 160mila tonnellate nel 2020. Per la Camposol, i mirtilli rappresenteranno circa il 25% del tonnellaggio totale commercializzato quest'anno".

Attualmente, la Camposol sta lavorando al rafforzamento delle sue piattaforme commerciali e logistiche negli Stati Uniti, in Europa e in Cina. "Ci stiamo concentrando sulla graduale integrazione dei servizi di maturazione, opzioni di confezionamento speciali e nuovi canali, come la vendita online. Stiamo anche valutando le opportunità di aumentare la nostra penetrazione in mercati come Regno Unito, Spagna e costa occidentale degli Stati Uniti", conclude Ramírez.

Per maggiori informazioni
Francesca Carnesella
Marketing, Communications and Sustainability Central Manager
Camposol
Email: [email protected]
Web: www.camposol.com.pe

Data di pubblicazione: