Attualmente, gli imballatori e gli esportatori di cipolle stanno facendo gli straordinari. "Siamo decisamente contesi e, al momento, alcuni colleghi ci stanno aiutando con lo smistamento". A sostenerlo è Marteen van Damme, della Dacomex, che non si dichiara sorpreso dall'andamento frenetico nelle esportazioni. "Era solo una questione di quando sarebbe successo. Tuttavia, ora che l'India ha chiuso i suoi confini, l'Asia è sul mercato e ciò è risultato in questo incremento di prezzo".
"Attualmente, la domanda proviene soprattutto da destinazioni vicine all'India, come il Bangladesh e lo Sri Lanka. Lì si spediscono molte cipolle rosse e ciò si adatta bene alla domanda di cipolle gialle, che invece viene diretta verso altre destinazioni in Asia, come Indonesia e Malesia. C'è un buon equilibrio sul mercato e stiamo sperimentando delle buone settimane di esportazione. Dobbiamo cercare di continuare così fino alla fine dell'anno".
"Il prezzo a balla è andato di pari passo con quello pagato all'agricoltore e, al momento, è di circa 0,22-0,23 euro per tutte le dimensioni. Dobbiamo comunque stare attenti che il prezzo non aumenti troppo, perciò stiamo tralasciando alcune destinazioni d'esportazione. Attualmente abbiamo a disposizione una varietà di sbocchi commerciali, ma non dovremmo adagiarci sugli allori".
"Si può già notare un rallentamento nelle operazioni dell'agricoltore. Secondo lui, c'è molta domanda e, dato che al momento si sta occupando di altri prodotti, è contento di lasciare le cipolle in magazzino, finché il prezzo è in aumento. Vogliono ottenere i prezzi più alti che possono e lo farei anche io se fossi un agricoltore, ma se le esportazioni dovessero diminuire anche soltanto di un po', allora tutto potrebbe cambiare di nuovo".
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