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Nick Polder, NIQ supplies

Un imballaggio che voglia dirsi sostenibile deve prendere in considerazione molteplici fattori

In un supermercato olandese, i pomodori snack potrebbero presto essere disponibili in imballaggi sostenibili sviluppati da Nick Polder della NIQ Supplies. Nick sta anche sperimentando imballaggi per piccoli frutti e uva da tavola. E' iniziato tutto con un hamburger in una confezione di cartone pratica e sostenibile: oggi è un'azienda che si occupa di ideare, progettare e fornire imballaggi sostenibili per settori come quello ortofrutticolo.

Nick crea, progetta e fornisce imballaggi unici, innovativi e sostenibili per un ampio segmento di mercato. "Tutto è iniziato con quell'hamburger, mentre ero in vacanza in Nuova Zelanda. E' arrivato in un contenitore di cartone usa e getta, facile da utilizzare e resistente agli schizzi. Quel concept poteva essere importato anche nei Paesi Bassi, ad esempio, durante i festival e gli eventi di food truck. Ecco perché, una volta tornato a casa, ho contattato il progettista e ho scoperto che il brevetto era in vendita sul mercato europeo", dice Nick.

Ed è così che è iniziato tutto. Nick ha comincia a lavorare sul mercato europeo con questo contenitore usa e getta per hamburger, e ci prende la mano. La sua attenzione va ad altre soluzioni di imballaggio in vari segmenti commerciali. Il punto di partenza è rimasto invariato: un focus su sostenibilità, innovazione e creatività. "Ora sono attivo in quattro Paesi diversi. Tra le altre cose, progetto nuovi contenitori e imballaggi usa e getta. Sono anche coinvolto in progetti di cooperazione con le aziende. Sto aumentando pure le vendite del nostro imballaggio sostenibile standard".

Nick dice che sono tante le variabili da tenere in considerazione perché qualcosa sia veramente sostenibile. "Devi considerare il trasporto, la produzione, la durata di conservazione e la presentazione. Il nostro ruolo non si ferma fino a quando un progetto d’imballaggio in cartone non diventa la soluzione. Inoltre, guidiamo i clienti nel fare le scelte giuste fra i diversi tipi di plastica".

"Ci sono delle alternative che hanno le stesse caratteristiche della plastica, ed entrambi i prodotti hanno i loro vantaggi e svantaggi. Ecco perché produciamo tutti gli imballaggi dei nostri clienti nei Paesi Bassi, non in Paesi come Bulgaria, Turchia e Cina. La maggior parte del cartone sul mercato proviene ancora da questi Paesi", spiega Polder.

Nick non pensa che i cetrioli avvolti nel cellophane scompariranno rapidamente dagli scaffali, in specie se si considerano tutti questi fattori. "Potrebbe non sembrare molto sostenibile, come soluzione, ma bisogna rendersi conto che il film prolunga la durata di conservazione del cetriolo e questo contribuisce anche alla sostenibilità generale della filiera. Secondo me, molte aziende si preoccupano troppo di attività di marketing responsabile invece che di responsabilità sociale".

"Questo soprattutto perché vogliono soddisfare le richieste dei loro clienti, ma non sempre sono quelle giuste. Basti pensare allo sviluppo del sacchetto di plastica negli anni '70, pensato per salvare gli alberi, perché i sacchetti di plastica sono molto più facili da riutilizzare rispetto a quelli di carta", dice Nick.

Polder, tuttavia, non prevede si possa utilizzare un imballaggio di cartone sostenibile per i cetrioli. Può certamente essere utilizzato, ma per altri prodotti. "Coltivatori e venditori hanno esigenze specifiche per i diversi tipi di frutta o verdura. Alcuni prodotti ortofrutticoli hanno margini di guadagno relativamente inferiori e quindi gli imballaggi in cartone che, seppur sostenibili, sono anche più costosi, risultano meno realistici. In questi casi, il ruolo della NIQ Supplies diventa quello di consulente per i nostri clienti. Nel caso in cui si desideri aggiornare l'imballaggio di un prodotto, la NIQ Supplies fornirà un primo concept entro due settimane"

Tuttavia, questo solleva la questione se l'imballaggio di cartone sia fattibile, considerato il contenuto di umidità della frutta. Nick ha recentemente trovato una soluzione: il biocoating. "Questo rivestimento va all'interno del cartone. Possiamo sigillare le fibre del cartone. Il contenuto di acidità della frutta, quindi, va a influire meno sul materiale, e quindi sull'intero imballaggio. Naturalmente, testiamo sempre prima i nostri progetti. Ciò significa che non abbiamo brutte sorprese durante la produzione. In questo modo, possiamo trovare una soluzione sostenibile per ogni tipo di frutta o ortaggio", conclude Nick.

Per maggiori informazioni:
Nick Polder
NIQ supplies
Tel: +31 (0) 646 053 037
Email: nick@niqsupplies.com
Website: www.Niqsupplies.com

Data di pubblicazione: