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Presentato il progetto per valorizzare la frutta estiva della Romagna

Distretto delle drupacee: Ravenna ci prova

Ravenna sta perdendo gran parte delle proprie produzioni frutticole: per porre un argine a questa mareggiata, è nata l'idea di creare il distretto della frutta estiva, secondo la legge regionale del 2019. Il progetto è stato presentato ieri, 29 settembre 2020, in Camera di Commercio di Ravenna.

Capofila la Coldiretti che, come ha detto il presidente Nicola Dalmonte, ha promosso l'idea e svolgerà l'azione di coinvolgimento di tutti i possibili aderenti. "Lo scopo del distretto vuole essere quello di valorizzare le produzioni estive - ha esordito Dalmonte - a fronte di una drammatica perdita di redditività, acuita dalle gelate della scorsa primavera. Si tratta di una organizzazione orizzontale, in cui tutti gli aderenti hanno lo stesso peso. E' aperta a imprese singole, organizzate, le reti di impresa, le associazioni, Università ed enti di ricerca".

Nicola Dalmonte

Un distretto può accedere a finanziamenti pubblici allo scopo di valorizzare un prodotto e far ottenere maggiore reddito alle imprese, ad esempio spingendo sull'immagine e la comunicazione. Ma poi vi sono anche degli aiuti diretti per la ricerca, per il miglioramento dei beni immobili delle aziende (contributo al 40%), macchinari agricoli (contributo al 40%), aiuti alla trasformazione e commercializzazione (contributo al 40%). 

Un momento della presentazione a Ravenna presso la Camera di Commercio

"Di certo aderiremo a questo progetto - ha affermato Davide Vernocchi, presidente Apo Conerpo - perché quando vi sono risorse sarebbe un delitto non sfruttarle. Nel nostro territorio, quest'anno abbiamo perso 250mila giornate di lavoro, oltre a gran parte della produzione: non possiamo più permetterci, a livello sociale, una cosa del genere".

Davide Vernocchi

Raffaele Drei, presidente di Agrintesa, ha sottolineato che "serve comunicare di più al consumatore per far capire il valore di pesche, nettarine, susine e ciliegie del distretto ravennate e romagnolo in senso più ampio. Noi aderiamo, ma occorrono anche capacità diverse da quelle del mondo agricolo". 

Raffaele Drei

Favorevole anche Giuliano Donati di Granfrutta Zani. "C'è bisogno però di concretizzare le idee e di renderle operative. E' chiaro che occorre fare qualcosa per la frutticoltura ravennate che rappresenta uno dei principali poli italiani. E serve farlo in fretta".