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Rapporto USDA di giugno 2020

Maltempo e pandemia: principali interferenze nella produzione mondiale di mele, uva da tavola e pere

Il rapporto del dipartimento statunitense all'agricoltura (USDA) su mele, uva da tavola e pere fornisce dati relativi al commercio di queste referenze, non soltanto negli Stati Uniti, ma anche su coltivazione, consumo e scorte mondiali, oltre a un'analisi degli sviluppi che influenzano il commercio mondiale di mele, uva da tavola e pere.

Mele
Secondo le stime la produzione mondiale di mele per il 2019/20 aumenterà di quasi 5 milioni di ton, fino a 75,8 milioni di ton se la Cina riuscirà a rimediare ai danni generati dalle gelate dell'anno scorso, cosa che potrebbe più che compensare il declino delle rese nell'Unione Europea. Nonostante la fornitura più alta, ci si aspettano esportazioni più basse, con meno spedizioni da Unione Europea, Moldavia e Turchia.

Si stima che la produzione della Cina aumenterà di 8 milioni di ton, fino al volume record di quasi 41 milioni di ton, dal momento che nella maggior parte delle principali province ci sono state buone condizioni di coltivazione. Nonostante gli ostacoli causati dall'epidemia di Covid-19, si stima che le esportazioni saranno di oltre 1 milione di ton, cosa che riporterà la Cina al primo posto come maggiore esportatore.

Si prevede che, nella UE, la produzione delle mele diminuirà di 3,6 milioni di ton, fino a 11,5 milioni di ton, dato che la maggior parte degli stati UE, soprattutto la Polonia, ha patito perdite dovute a gelo, siccità, caldo e grandine. Questa è la seconda volta in tre anni che la produzione registrerà un calo di oltre il 20%. A causa della fornitura più bassa, le esportazioni diminuiranno di quasi 200mila ton, fino a 1 milione di ton e si stima anche che le importazioni - con spedizioni inferiori da parte dei fornitori dell'emisfero meridionale - arriveranno a essere meno di 470mila ton.

Uva da tavola
La produzione mondiale di uva da tavola per il 2019/20 è stimata a 23,4 milioni di ton, con un incremento di oltre 900mila ton, come risultato della ripresa nella fornitura cinese. L'aumento delle esportazioni da Cina e Messico sarà più che compensato dal calo registrato da India e Stati Uniti e ciò porterà un leggero declino nelle esportazioni.

La produzione UE dovrebbe diminuire di 220mila ton fino a 1,4 milioni di ton, principalmente a causa dei danni dovuti alle piogge avute durante il periodo di fioritura in Italia.

Pere
Secondo le stime per il 2019/20, ci sarà un incremento di 2,5 milioni di tonnellate nella produzione globale di pere, che arriverà a 23 milioni di ton, dal momento che la ripresa della produzione cinese riuscirà più che bene a compensare le perdite in UE dovute al clima.

Si prevede che il calo nella produzione di pere dell'Unione Europea supererà le 400mila ton, portando il totale a 2,2 milioni di ton, a causa di danni ai frutti. La cimice asiatica ha avuto un impatto negativo sul raccolto di pere in Italia, mentre molti altri stati UE hanno patito perdite dovute al clima.

Clicca qui per vedere il rapporto dettagliato.

Data di pubblicazione: