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Crollo delle vendite dell'86% per Koppert Cress

Operatore bloccato con decine di migliaia di scatole di crescione fresco

"Sono bloccato con decine di migliaia di scatole di crescione fresco". A dichiararlo è Rob Baan di Koppert Cress. Quest'azienda olandese ha filiali in tutto il mondo. L'azienda è interamente focalizzata sul settore alberghiero, quasi completamente inattivo, al momento, a causa delle note misure adottate per frenare la diffusione del Coronavirus. "Le nostre vendite sono diminuite dell'86%. Non è una cosa che è possibile ignorare. E il clima, tra l'altro, è favorevole alla coltivazione, quindi ci aspettiamo che arrivi altro prodotto", dice l'orticoltore, con un sospiro.

La situazione assomiglia a quella vista con la crisi dell'Escherichia coli-EHEC. "Non si può fare a meno di pensare a questo. Allora il nostro fatturato risultava ancora più basso, anche se avevamo molti meno dipendenti - afferma Rob, che ora ha 300 persone che lavorano per lui - Questa volta, però, ho fiducia in un aiuto da parte del nostro governo. La situazione era comunque molto diversa durante l'epidemia di EHEC".

"Allora non potevamo contare su nessuna assistenza. Il vantaggio di avere 300 dipendenti è che, come gruppo, abbiamo a disposizione una notevole inventiva. Per esempio, stiamo per gestire numerose promozioni per salvare ciò che può essere salvato. Apriremo un Cress Drive-In, in modo che chef e altre persone interessate possano venire a ritirare la merce".

"Praticheremo anche delle promozioni a sostegno degli chef. C'è un numero enorme di cuochi che ora non ha più niente da fare e tutti hanno un grande desiderio di lavorare. Metteremo a disposizione la nostra cucina. Queste persone potranno così sperimentare all'infinito con il crescione. Potranno usarlo nel pesto e nell'aceto".

"Inoltre, cercheremo di aiutare il maggior numero possibile di persone nel prossimo periodo. Venderemo i nostri prodotti attraverso ogni sorta di canali insoliti. Pensate agli studenti, ad esempio, che possono vendere il crescione alla loro famiglia. O agli chef che riterranno i nostri prodotti di valore. Fermare la produzione di crescione non è un'opzione percorribile", conclude Rob.

Per maggiori informazioni:
Koppert Cress
Web: www.koppertcress.com/nl

Data di pubblicazione: