"In poche battute possiamo definire la campagna commerciale 2019/20 dei derivati di arancia rossa per l'industria tra le più disastrose degli ultimi anni. Diversamente, in termini di quotazioni di mercato per i produttori è un'annata favolosa. Tutto ciò a prescindere dalla congiuntura legata al Covid-19 in termini di criticità per il commercio internazionale, trasporti e logistica, manodopera e organizzazione del lavoro". Così a FreshPlaza Christian Lo Chiano, Ceo e comproprietario della siciliana Red Island.
Red Island è un'azienda agroalimentare che opera dal 2006 nella trasformazione di agrumi e commercializzazione dei suoi derivati. L'azienda, situata nella zona industriale di Caltagirone (CT), trasforma come principale prodotto l'Arancia Rossa di Sicilia, coltivata nella parte orientale dell'isola, nei territori intorno all'Etna tra le provincie di Catania, Enna e Siracusa. Sebbene in quantità minori, il marchio trasforma anche arancia bionda, mandarino, limone e pompelmo sia da coltivazione biologica che convenzionale, per un totale di circa 30.000 tonnellate di agrumi.
"Il core business dell'attività - dice Cristian - punta soprattutto alla trasformazione di agrumi da cui otteniamo succo Not From Concentrate (NFC) rigorosamente di filiera 100% siciliana. Si tratta di succhi ottenuti non da concentrato, ma dalla semplice spremitura meccanica del frutto, senza l'aggiunta di nessun altro ingrediente".
Il succo così ottenuto è poi privato della polpa, pastorizzato a temperature ottimali e infine conservato in fusti. I succhi NFC non pastorizzati sono perfettamente utilizzabili per metodi di pastorizzazione a freddo (HPP) e per la produzione di succhi cold-pressed.
Grazie a impianti di ultima generazione, la capacità produttiva nell'estrazione di succo di agrume negli anni è cresciuta attestandosi a oggi intorno ai 10 milioni di litri. In particolare, l'Arancia Rossa è un prodotto di nicchia molto richiesto per le elevate proprietà salutari, anche perché ottenuto da frutti coltivati in un contesto pedoclimatico con connotati di unicità (il vulcano Etna da una parte e il mare dall'altra) e sulla scorta di disciplinari sostenibili, che rispettano la salute e l'ambiente.
Oggi Red Island, nella sua evoluzione grazie a recenti partnership con aziende del settore, giunge al cliente finale con prodotti di alta qualità commercializzati sia sui mercati italiani sia all'estero, con una quota del 90% del fatturato realizzato tra Europa, Stati Uniti e Giappone.
"Rileviamo, nella campagna tuttora in corso – precisa Christian - un calo alla produzione agrumicola siciliana di circa il 50%, a causa di problemi che si sovrappongono, affliggendo da anni il comparto: il clima ormai andato fuori controllo, la scarsa produttività degli aranceti falcidiati dal Citrus Tristeza Virus (CTV), i nuovi impianti di cui si attende a regime la piena produzione. In questa situazione, la Gdo ha ritirato grandi quantitativi di agrumi anche di piccolo calibro, circostanza che ha penalizzato le forniture dei volumi per l'industria".
In questo scenario, i prezzi alla produzione sono andati alle stelle e l'industria, pur di onorare i contratti a garanzia delle forniture con le multinazionali, sta acquistando adesso in campagna partite di agrumi a prezzi esageratamente superiori ai 18 cent/Kg dell'anno scorso.
"Il paradosso siciliano - sottolinea Christian - è la mancanza di programmazione e di visione nel lungo periodo, perché adesso con i nostri clienti ci troviamo in una situazione incresciosa. Abbiamo chiuso i contratti a dicembre 2019 e adesso - a causa di mancanza di prodotto - per essere affidabili ci troviamo nella situazione di acquistare prodotto per l'industria a prezzi paragonabili al fresco. La conseguenza è che quest'anno il comparto dei derivati di agrumi farà la conta di chi ha perso di più. Cosicché, al fine di evitare le perdite, è meglio non trasformare laddove possibile, cioè dove non intervengono le penali previste contrattualmente. Prendere atto che quest'anno ci siamo fatti male da soli, credo debba essere un punto di partenza per il comparto. L'obiettivo per il futuro è stipulare contratti con i produttori nei tempi giusti, a garanzia di forniture, volumi e prezzi equi per l'industria di trasformazione. Red Island lo auspica!"
Contatti:
Red Island Srl
Industry of Citrus Fruit Processing
C.da S.M. Poggiarelli Zona Ind.le,
95041 Caltagirone (CT) Italy
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