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Parma, Rimini, Padova e Chioggia: limitazioni no, precauzioni sì

Mercati nelle nuove zone "arancione": si procede con qualche attenzione in piu'

Gli autisti possono arrivare e, normalmente, effettuare carico e scarico delle merci, ma servono delle accortezze. Gli operatori evitino assembramenti, gli impiegati possono lavorare anche da casa. La vita nei mercati all'ingrosso va avanti anche, e soprattutto, nelle nuove zone "arancione". Fra queste, ci sono i mercati all'ingrosso di Parma, Rimini, Padova e Chioggia, tanto per citarne alcuni.

Giulietta Magagnoli

"E' da domenica notte che non ci fermiamo - esordisce Giulietta Magagnoli, direttrice del Cal di Parma - appena saputo del decreto che si inseriva nella zona limitata. In effetti non è proprio rossa, perché i servizi essenziali, e i relativi spostamenti, sono garantiti. Agli autisti abbiamo già fatto comunicare che devono entrare e uscire rapidamente. Il documento di trasporto, e la natura della merce, già dimostrano che sono autorizzati dal Decreto stesso".

Per suo scrupolo, rivelatosi poi azzeccatissimo, la direttrice sabato mattina aveva fatto sanificare tutto il mercato, sospendendo la consueta apertura ai privati. "Agli impiegati, invece, ho detto di lavorare da casa per i prossimi 3 giorni, mentre agli stagisti e tirocinanti ho sospeso momentaneamente la presenza", conclude Magagnoli.

Francesco Cera e Domenico Minasola

Padova, per voce del presidente Domenico Minasola e del direttore Francesco Cera, fa sapere che il Maap procede nel proprio lavoro di approvvigionamento di alimenti ortofrutticoli alla popolazione. "E' un servizio indispensabile, di base, e non può fermarsi", sottolinea Cera. "Anche agli autisti stranieri diciamo di non aver timore, perché all'interno del mercato sono state prese tutte le precauzioni del caso".

Insomma, dentro alla propria cabina un autista non deve temere nulla, fermo restando che chiunque mostri sintomi tipici dell'influenza deve rimanere a casa, in questo periodo più che mai.

Valter Vannucci (foto a destra), direttore del Caar di Rimini, è sulla linea dei propri colleghi: "Mi spiace, ma gli autisti non potranno andare a spasso per il mercato. Per seguire le direttive del Decreto, occorre che ognuno svolga il proprio lavoro mantenendo le opportune distanze dagli altri. Arriveranno tempi migliori, in cui si potrà socializzare. Ora, e per qualche settimana, limitiamoci a fare quel che ci spetta, adottando comportamenti che ostacolino la diffusione del virus".

Giuseppe Boscolo Palo, responsabile dell'Ortomercato di Chioggia, è in una posizione leggermente diversa rispetto agli altri: "Il nostro prodotto, il radicchio, entra in produzione fra 20 giorni, quindi al momento la struttura è chiusa. Però seguiamo con attenzione l'evolversi della situazione. Siamo preoccupati, perché i turisti non possono, e/o non vogliono venire, e questo farà diminuire i consumi. Rischiamo di andare incontro a un periodo davvero difficile".

Giuseppe Boscolo Palo