Forte è il malcontento dei produttori campani che, quest'anno, per questa prima fase di raccolta di finocchi, puntarelle e cavolfiori non sono stati ripagati in maniera equa, ma le loro voci sono drastiche. "Non è più conveniente piantare queste referenze per riscuotere soli 0,20 euro/kg. Per non parlare dei 0,15 euro/kg per la verza".
Migliore è invece la situazione per le cime di rapa, a 70 cent/kg, e per le lattughe e scarole, a 30/35 cent/kg.
Di anno in anno si assiste sempre più a questa tendenza negativa che reca con sé prezzi da fame. Gli agricoltori sono in crisi perché non hanno capito ancora verso quale direzione andare e quali scelte colturali effettuare per non essere più mortificati.
Quest'anno, oltre al crollo dei prezzi, si è assistito anche a riduzioni di prodotto in campo a causa del maltempo, tanto che il raccolto ammonta solo circa al 40% di un'annata normale. Le scorte ridotte di prodotto, insieme alla scarsa qualità e alla timida domanda, hanno inciso ancor più negativamente sui prezzi. Molte le speranze riposte nelle referenze tardive.