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Stagione dell'uva da tavola 2019, va male per il secondo anno di seguito

A campagna praticamente conclusa, è tempo di fare un bilancio per il settore dell'uva da tavola siciliana. Abbiamo, pertanto, contattato il presidente del Consorzio di tutela dell'uva di Mazzarrone IGP, Gianni Raniolo che ha voluto ripercorrere con noi alcune tappe.

Gianni Raniolo

"Da alcune decine di aziende aderenti (prima che io arrivassi alla guida del consorzio) – ha raccontato il presidente - oggi il sodalizio conta ben 140 soci e interessa circa 12.000 ettari, dei quali 8.000 vitati, tra le province di Catania e Ragusa, nei Comuni di Caltagirone, Licodia Eubea, Mazzarrone e Chiaramonte Gulfi, Comiso e Acate. I mercati in questi anni sono cresciuti soprattutto verso le mete oltremare. Attualmente le destinazioni sono: Italia (15%), Svizzera (15%), Francia (10%), Belgio (10%), Germania (20%), Regno Unito (10%), Paesi Bassi (5%), Paesi Scandinavi (5%) e dell'Est (5%) e il M.O. (5%) con Emirati Arabi e Qatar".

Dopo la crisi derivante dal cracking del 2018 anche il 2019 ha presentato pesanti criticità, questa volta, sul piano commerciale. Quali sono le considerazioni del consorzio al proposito?

"Premetto che è corretto esternare le proprie rivendicazioni nei confronti delle Istituzioni politiche a tutti i livelli - ha chiarito l'esperto - ma non bisogna perdere di vista che la politica non regola le dinamiche della commercializzazione ortofrutticola. Talune manifestazioni di grande risonanza mediatica, se non ben modulate e argomentate, rischiano di fare il gioco a favore dei fenomeni speculativi. I prezzi del prodotto fresco, in alcuni momenti, hanno toccato i livelli dell'uva da cantina con 0,30-0,40 Euro/kg: un'autentica mortificazione".

Il consorzio in questi anni si è mosso molto bene, con delle azioni di marketing e comunicazione di altissimo profilo, sia a livello nazionale che estero.

"Bisogna sempre tener presente l'obiettivo da perseguire - ha proseguito Raniolo - e questi obiettivi si possono raggiungere solo se si ha una strategia. Non c'è spazio per l'approssimazione in un'impresa, mai! In questo senso operiamo, forti delle nostre migliori produzioni, un'azione di marketing internazionale. Prova ne sia una nostra recente missione di promozione negli Emirati Arabi Uniti che si è trasformata in una missione commerciale dai risvolti estremamente positivi, che stiamo ancora ampliando".

E se, da una parte, le aziende ortofrutticole ce la mettono tutta per raggiungere i mercati nazionali (atteso che quelli internazionali si possono raggiungere anche via aerea o via nave), dall'altra devono confrontarsi con l'ineluttabile posizione geografica, con l'aggravante di dover fare i conti con una rete viaria obsoleta, inadeguata e inefficiente.

"Le condizioni infrastrutturali in cui versa indistintamente tutta la Sicilia - conclude il presidente - rappresentano il dazio occulto di ogni azienda agricola isolana, perché comportano un aggravio di costi che incide per 10-15 centesimi di euro al kg. Mentre al nord si parla di treni veloci, qui la ferrovia è rimasta ferma ai tempi dei Borboni. Questi e altri fattori costituiscono concreti ostacoli per le nostre aziende che producono cibo fresco! Lavorare in queste condizioni ha dell'eroico ed è qui, sì, che la politica deve intervenire, perché le strade non ce le possiamo fare da soli, altrimenti ce le saremmo già fatte".

Contatti:
Consorzio di Tutela dell'Uva da Tavola di Mazzarrone Igp
Tel.: +39 335 1033575
Email: uvaigpmazzarrone@libero.it