Nei giorni scorsi, il Giappone ha dovuto fare i conti con il devastante tifone Hagibis, il più violento a essersi abbattuto sulla nazione nell'ultimo decennio. Il tifone ha interessato le zone orientali del Paese e l'area di Tokyo.
Sabato 12 ottobre 2019, secondo quanto reso noto dal Ministero dei Trasporti di Tokyo, si sarebbero registrate precipitazioni equivalenti al 40% del totale annuo, che hanno provocato il crollo di 21 argini di fiumi a Nagano, Fukushima e Ibaraki e altre tre prefetture.
Cresce il numero delle vittime
Secondo quanto riporta Ansa, continua a salire il bilancio dei morti causati dal tifone Hagibis. Nel frattempo, continuano le operazioni di soccorso nelle regioni centro-orientali dell'arcipelago. Secondo fonti locali, sarebbero 56 le vittime finora, cui si aggiungono 15 dispersi e quasi 200 feriti nel corso del fine settimana.
Scambi commerciali Italia-Giappone
Il Giappone rappresenta, in termini di PIL, la terza potenza economica mondiale dietro a Stati Uniti e Cina. Il peso percentuale delle forniture italiane verso il Giappone si aggira intorno all'1,1% sul totale del nostro export. A partire dal 2011, tuttavia, l'export italiano, traendo grande beneficio dal rafforzamento dello Yen, ha conosciuto una notevole accelerazione, cui è coincisa un'altrettanto netta flessione dell'import dal Giappone. Il trend favorevole è proseguito anche successivamente al riequilibrio del rapporto di cambio.
Italia: nel 2017 primo fornitore del mercato giapponese di pelati e polpe di pomodoro
Nel 2017, secondo dati Ismea, gli scambi internazionali di pelati e polpe di pomodoro hanno sfiorato 1,7 milioni di tonnellate, per un valore pari a circa 1,15 miliardi di euro; tra il 2013 e il 2017 sono aumentati sia il valore (+7,8%) sia i volumi scambiati (+9,0%), coerentemente con l'incremento della produzione di materia prima disponibile a livello mondiale (+14,5%).
L'Italia è il primo esportatore di pelati e polpe, con una quota vicina all'80% delle quantità e del valore del prodotto globalmente scambiato. E' il primo fornitore del mercato giapponese, con una quota che sfiora l'89% (71 milioni di euro nel 2017).
Dal punto di vista dei fornitori, l'Italia ha mostrato una dinamica pressoché stabile in volume, mentre si è ridotto il valore complessivo dei pelati e passate di pomodoro sceso a 71 milioni di euro nel 2017, contro i 74 milioni di euro nel 2013 (-4%).
Il valore medio all'import di polpe e pelati italiani da parte del Giappone ha dunque avuto una lieve riduzione, passando da 0,82 euro/kg del 2013 a 0,79 euro/kg del 2017.