Per anni ha guidato il Consorzio Agrario locale, poi Cesena Fiera dando vita a Macfrut e, dal 2006, è stato chiamato a governare il Mercato all'ingrosso di Cesena. Domenico Scarpellini, 82 anni, in questi giorni ha rassegnato le dimissioni da questo incarico, come aveva già annunciato da tempo. Le dimissioni sono arrivate in concomitanza con le ultime elezioni comunali a Cesena.
Domenico Scarpellini con il direttore Matteo Magnani
FreshPlaza (FP): Scarpellini, come mai questa decisione?
Domenico Scarpellini (DS): Avevo detto già da tempo che avrei lasciato. Volevo mollare già in passato, ma poi mi fu chiesto di prorogare. La voglia di fare, di stare in mezzo all'ortofrutta sarebbe ancora tanta, ma pure la stanchezza dovuta all'età non è da sottovalutare. Se poi c'è una cosa che mi drena tutte le energie, è la burocrazia.
FP: Ha passato 13 anni al Mercato: secondo lei come devono evolversi queste strutture?
DS: Le strutture mercatali devono diventare una piattaforma al servizio dei supermercati piccoli, di quelli medi, dei fruttivendoli, della ristorazione e di tutti quei soggetti che vogliono ortofrutta di alta qualità con dei servizi aggiuntivi. Coloro che ne anno anche la forza, devono guardare all'estero. I produttori del territorio garantiscono ortofrutta fresca e di qualità ed è quello che i consumatori cercano.
FP: Il numeri parlano chiaro: il Mercato di Cesena, che è una struttura pubblica, ha il bilancio in attivo. Non sono molti, in Italia, ad avere i conti a posto.
DS: E' un po' una mia caratteristica: quando prendo le redini di una società, cerco di sistemarla soprattutto anche dal punto di vista finanziario. A fare investimenti facendo debiti, sono capaci tutti. Quando ho lasciato il Consorzio Agrario non solo non c'erano debiti, ma un buon capitale immobiliare, per giunta c'erano anche dei soldi messi da parte per gli investimenti. Stessa cosa per Cesena Fiera e ora per il Mercato. Negli ultimi anni abbiamo investito 1,6 milioni di euro per migliorare la struttura, senza mai chiedere un euro al Comune.
FP: C'è qualcosa di cui va particolarmente fiero?
DS: Direi l'aver ottenuto la certificazione Iso 9001:2015 per il Sistema di gestione qualità. Non sono molti i Mercati in Italia che possono vantarla. E anche l'autocontrollo tramite analisi che effettuiamo volontariamente a campione, tramite il laboratorio Sicural: uno strumento per garantire ancor di più la nostra ortofrutta.
Domenico Scarpellini in bici durante un sopralluogo dentro al Mercato
FP: Le cose ora sono tutte a posto?
DS: Ma ci mancherebbe, no di certo, ci sono altri progetti che secondo me dovrebbero essere portati avanti come l'apertura della società ai privati, la revisione dell'orario, la climatizzazione: obiettivi che si devono essere raggiunti nel giro di qualche anno.
FP: Un pensiero da rivolgere a chi opera nel Mercato: agricoltori, grossisti, commercianti, compratori?
DS: A tutti, ringraziandoli per quanto hanno fatto e continueranno a fare, esorto a non rimanere fermi su vecchie posizioni, ma aprirsi a nuove idee e cercare di essere sempre innovativi. Rimanere ancorati al passato fa perdere competitività.