Si è concluso ieri a Matera il IX International Symposium on Irrigation of Horticultural Crops (17 - 20 giugno), organizzato da International Society for Horticultural Science (ISHS) e dal dipartimento DiCEM dell'Università degli Studi della Basilicata.
Tra le novità di quest'anno, nelle stesse date, si è svolto anche il primo Festival dell'innovazione su acqua e irrigazione, un'occasione che ha permesso, attraverso workshop tematici, attività di training, meeting e networking, di proporre nuove soluzioni o servizi alle aziende che operano nel settore dell'agricoltura e dell'irrigazione.
FreshPlaza ha intervistato il prof. Bartolomeo Dichio, docente UniBas nonché conveners del simposio: "Abbiamo voluto aprire questo evento proprio il 17 giugno, giornata mondiale delle desertificazione, con una sessione dedicata ai cambiamenti climatici. I quattro giorni hanno riscosso molto interesse e successo. Oltre 200 i ricercatori provenienti dai 25 Paesi di tutto il mondo e più di 190 i lavori presentati, organizzati in 8 sessioni di lavori. E' questo il resoconto di tale manifestazione".
Bartolomeo Dichio, docente presso Unibas.
"Un connubio di professionisti e aziende che, a livello mondiale, si occupano della gestione della risorsa idrica e dei processi di sensibilizzazione verso l'ottimizzazione della risorsa idrica. Tra le tematiche anche quella relativa al contrasto dei cambiamenti climatici, quest'ultimi al centro di studi e dibattiti internazionali".
"Un ruolo importante è stato dato anche alla tecnologia. Infatti, dai confronti degli ultimi giorni, si è evinta la necessità, per la ricerca, di sdoppiarsi: da un lato con l'attività che deve aumentare le conoscenze specifiche dell'argomento, dal'altro su come trasferire le innovazioni".
"Fino a un decennio fa, non esistevano aziende che producessero tecnologie per l'irrigazione. Negli ultimi anni stiamo vedendo delle compagnie private investire nella produzione di strumenti, successivamente proposti all'agricoltore. Però occorre validare/adattare queste tecnologie ai siti specifici. C'è bisogno della ricerca, dei servizi tecnici che insieme riescano a comprendere i segnali importanti che riceviamo da questi sensori per gestire la fisiologia della pianta e l'irrigazione".
L'ultima giornata è stata caratterizzata da un convegno nazionale su irrigazione, ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, un evento promosso dal GRU.S.I. ed organizzato con SOI, SIA e AIIA, al quale hanno relazionato i docenti provenienti da diverse università italiane. "Volevamo chiudere l'intera manifestazione con qualcosa che riguardasse l'Italia. Insieme per discutere di un modello per iniziare a fare sistema. Noi dobbiamo creare la filiera delle innovazioni che parte dalla ricerca e che arriva al tecnico, agricoltore, alle organizzazioni di produttori e a tutto il comparto agricolo", conclude Dichio.
Nel pomeriggio, a conclusione dell'evento, è stato deciso che il prossimo Simposio Internazionale sull'Irrigazione si terrà in Sudafrica. La città verrà scelta nei prossimi mesi.