Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Forte grandinata in Abruzzo, ma nessun danno a orticole o frutta

Maltempo, soprattutto grandine anche in Abruzzo. Venerdì scorso, 10 aprile 2019 una violenta grandinata ha colpito per circa un’ora alcuni centri del Chietino in particolare Rapino, Filetto, Orsogna (Ch). Non si contano danni  alle colture agricole, poiché la zona colpita non è vocata alla produzione professionale di orticole e frutti. Risultano, invece danneggiati numerosi uliveti e vigneti, soprattutto impianti  di varietà precoci. Fiori e germogli delle piante sono stati strappati dai rami dalla furia dei chicchi di ghiaccio.

FreshPlaza ha raggiunto telefonicamente Mauro Paolini e  Nicola De Luca, due agronomi del circondario, e due produttori di ciliegio e kiwi per maggiori ragguagli.

Mauro Paolini (in foto) riferisce: "Rapino, Filetto, Ossogna sono i centri più colpiti dalla grandinata. Mi occupo anche di polizze e stima dei danni da grandine, pertanto ho sentito alcuni produttori che non riferiscono di grandi danni nei vigneti. Nelle zone colpite dalla grandine non abbiamo impianti professionali di frutta e orticole. Tradizionalmente, in queste zone si coltivano però ciliegi, un comparto che resiste più per tradizione che per reddito. La grandinata è avvenuta a distanza di 3-4 km dai frutteti. In Abruzzo, la zona vocata alle orticole è il Fucino. Ad Avezzano si coltivano patate, pomodori, finocchi e carote su un’area di 13mila ettari. Per quanto riguarda l'area dedicata alle produzioni di frutta, il bacino più grande è quello di San Salvo (CH) dove si producono soprattutto drupacee (albicocco, pesco, susino e ciliegia)".

In foto Cinzia D'Alessandro.

Cinzia D'Alessandro titolare dell’azienda famigliare D'Alessandro Confetture: "Non è la prima volta che inaspettatamente giungono grandinate fuori stagione. Si tratta di fenomeni sempre più frequenti e violenti, con cui purtroppo dobbiamo imparare a convivere. Abbiamo temuto per gli impianti di ciliegio e di uva che, fortunatamente, sono in sicurezza".

"Tra le nostre referenze di punta otteniamo una squisita Confettura di Ciliegie extra e la Confettura d’Uva extra 100%. Si tratta di uva Montepulciano, autoctona: ne raccogliamo i grappoli a un punto ottimale di maturazione, in modo che la materia prima possa esprimere al meglio gusto e sapore".

In foto Nicola De Luca. 

Nicola De Luca: "Quest'anno l'unica anomalia, a parte la grandinata di venerdì, che sta creando problemi alle produzioni è la siccità, soprattutto per il comparto cerealicolo. Filetto e Orsogna, le zone più colpite dalla grandinata, non contano piantagioni di frutteti e orticole. Il territorio intorno a Chieti è specializzato prevalentemente in viticoltura e olivicoltura. Soprattutto i vigneti di varietà precoci hanno riportato danni. A Ortona non c'è stata grandine, ma solo vento che ha causato danni ad alcune piantagioni di kiwi. Il forte vento ha divelto i germogli dei frutti in una fase di crescita molto delicata come è la rifioritura. Parliamo dei frutti che matureranno a novembre".

Foto panoramica dei terreni del'Azienda Agricola Francesco Tortella.

"In quanto produttori di kiwi e uva - precisa a sua volta Francesco Tortella - ci sentiamo davvero risparmiati da questa violenta grandinata che, per fortuna, non ha interessato i 12 ettari di terreni che coltiviamo in regime biologico. Al momento, la fioritura promette una bella produzione, fermo restando che sempre più spesso i cambiamenti climatici ci mettono di fronte a situazioni che possono essere anche disastrose. Questa ritengo sia la più grande criticità per il comparto agricolo".