"Alcuni esportatori e piccoli produttori peruviani di mango hanno opinioni diverse su quale sarà il volume di produzione totale. I piccoli produttori ritengono che ci sarà una riduzione del 50% nei volumi e questo suggerisce che i prezzi aumenteranno. Tuttavia, gli esportatori sono di altro avviso e ritengono che, in base alle informazioni scientifiche, i volumi di produzione saranno più bassi solo del 12-15% a Piura. Pertanto, i prezzi non dovrebbero aumentare così tanto come sperano i produttori".
A sostenerlo è Milton Calle della Exotic's Producers & Packers, mentre parla dello sciopero dei produttori in Perù. Si tratta di un gruppo di produttori di mango che ha formato una società nel 2016. I produttori si trovano a Piura, Jayanca e Casma.
Calle ha continuato spiegando che, per il momento, i prezzi sul mercato europeo sono bassi. "Il Brasile ha più frutti a disposizione rispetto ad altre stagioni. I piccoli produttori pensano che gli esportatori vogliano imporre loro il prezzo, ma la verità è che questo dipende dal mercato. E' necessario formare i produttori sul mercato internazionale e anche gli esportatori devono lavorare con maggiore trasparenza".
Lo sciopero potrebbe causare una bassa fornitura, soprattutto durante le settimane 51 e 52, dal momento che il Perù ha smesso di inviare i suoi frutti durante le settimane 48 e 49. "Il prezzo potrebbe aumentare per un breve periodo di tempo, in ogni caso, ciò darà solo false aspettative ai produttori e ai nuovi esportatori. Quando lo sciopero sarà interrotto, i volumi torneranno alla normalità, o saranno persino più alti per un breve periodo di tempo, a causa dell'accumulo della frutta. Finora - ha concluso Mitlon - non è stato così male come pensavamo, dato che lo sciopero ha evitato la raccolta di frutti non ancora maturi".
Per maggiori informazioni:
Milton Calle
Exotic´s Producers & Packers SAC.
Peru
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