Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Patate: Agrion presenta i risultati della sperimentazione 2018

Il 27 novembre 2018, Cristiano Carli e Roberto Giordano della Fondazione Agrion, esperti in orticoltura, hanno organizzato un incontro tecnico dedicato alla presentazione dei risultati della sperimentazione 2018 sulla patata, presso il Centro Sperimentale Orticolo di Boves (CN).

Roberto Giordano ha presentato i dati ricavati da Sistema Piemonte per quanto riguarda superfici e numero di aziende che si occupano di coltivazione della patata, da cui risulta percettibile una contrazione delle superfici: in particolare l’annata 2018 si contraddistingue per le produzioni inferiori rispetto alle annate precedenti.

E' poi seguita una disamina dei materiali saggiati nel corso della prova, con uno sguardo a tutto il lavoro svolto a partire dal 2013 (oltre 180 materiali osservati) e la contestualizzazione della prova effettuata. Sono stati valutati 41 diversi materiali di patate, di cui 33 a buccia gialla, 6 a buccia rossa, 1 a buccia e polpa bianca e un ibrido, seminati circa un mese dopo rispetto all'epoca di norma, a causa delle elevate precipitazioni di maggio (>330 mm).

"Si confermano i dati di Jelly come possibile alternativa a Vivaldi, anche se richiede molta attenzione nella gestione delle fertilizzazioni. Tra le molto precoci, buon comportamento di Corinna – spiega Carli - Tra le precoci il riferimento è Marabel, mentre tra le medio-precoci si conferma Malou per la qualità, tra le medie si evidenzia una buona performance di Fontane. Da rivedere Levante nel periodo più tardivo".

Sono inoltre risultate interessanti alla prima osservazione Georgina, Annalena e Divaa. Tra le patate a buccia rossa, si confermano interessanti Aloutte (varietà adatta anche a coltivazioni Bio) e Yona. Ottimo il comportamento di Rediva alla prima osservazione.

Durante il 2018, è stato inoltre possibile osservare il comportamento di una potenziale innovazione nella coltura della patata. Sono state messe a dimora alcune piante della varietà Oliver F1, materiale ibrido proveniente da seme. Varietà ibrida da seme al primo anno di osservazion: si utilizzano le piantine per la produzione e una miglior performance si è osservata se trapiantata su biotelo. Oliver F1 produce un tubero ovale, con occhi superficiali e con polpa giallo chiaro leggermente farinosa.

L'incontro è terminato con l’intervento del dott. Turina del CNR che ha invece presentato gli obiettivi del progetto Viroplant (progetto attivo su bando Horizon 2020) che raggruppa 18 partner dislocati i in diversi paesi europei e a cui partecipa anche Agrion (www.ipsp.cnr.it/projects/viroplant/).

"L'idea alla base di Viroplant è trovare nuovi mezzi di controllo biologico tra i virus, sfruttando il vantaggio della estrema specificità. I virus possono infettare qualunque patogeno o insetto delle piante; al momento, sono registrati in Europa solo 5 prodotti per il biocontrollo di 5 specie di lepidotteri – riferisce Turina – Fra gli obiettivi del progetto vi sono: 1) cercare nuovi virus per controllare insetti e insetti vettori e 2) migliorare l’accettabilità sociale dei prodotti di lotta biologica a base di virus, ed eventualmente di virus modificati (VIGS)".