Dopo un paio di giorni di protesta, il bilancio del movimento dei cosiddetti "Gilet Gialli" (i manifestanti francesi che sono scesi in piazza in tutto il paese indossando i giubbetti catarifrangenti che si usano in caso di incidente d'auto, NdR) è di 1 morto, 409 i feriti, di cui 14 gravi, e 282 arresti.
Circa 300mila donne e uomini in gilet giallo sono scesi nelle vie e nelle piazze, bloccando la circolazione dei veicoli: una protesta senza capi né portavoce, partita dalle campagne più povere, colpite dal caro-carburante e finita sotto le finestre dell'Eliseo, circondato dai manifestanti che cantavano la Marsigliese e gridavano "Macron, dimettiti".
Ben 2.400 blocchi stradali, su autostrade, rotatorie, statali, cavalcavia. Una situazione che ha avuto ripercussioni sulla logistica francese, determinando problemi anche nei trasporti e nelle consegne di frutta e verdura.
Per meglio comprendere come stanno andando le cose, FreshPlaza ha raggiunto telefonicamente Pino Del Gaudio, operante presso il mercato all'ingrosso di Rungis (Parigi) con la sua azienda di export - import, commercio, ingrosso e produzione.
"Nella giornata di sabato (17 novembre 2018, NdR) tutte le operazioni sono state sospese. Non si è fatto nulla, in pratica. Le catene di supermercati non sono ancora in una situazione di penuria, dato che la manifestazione è attiva solo da un paio di giorni. Speriamo che ora la situazione si stabilizzi".
Secondo l'imprenditore: "C'è un clima di malcontento, ma anche di paura. Molte persone non escono proprio di casa, non si muovono, non vanno a fare acquisti. I protestanti invece, vogliono difendere il loro reddito in una situazione di aggravio della tassazione e di crescente carovita".
Per le prossime ore, sono previste ulteriori proteste di alcune categorie, come trasportatori e infermieri.
Del Gaudio conclude osservando: "Anche in presenza di questi problemi, devo però riconoscere che gli standard di vita francesi, in generale, sono ben superiori rispetto a quelli che purtroppo vedo nel mio paese, l'Italia. Speriamo di vedere le cose migliorare, prima o poi!".