Inizieranno a breve i lavori per la realizzazione delle tettoie, della nuova banchina e del centro di confezionamento presso il Mercato Ortofrutticolo di Vittoria, in Sicilia.
A renderlo noto è Giancarlo Dionisi, uno dei tre commissari prefettizi che al momento sono al governo della città commissariata per mafia, il quale ha dichiarato che si tratta di un "importante passo in avanti per migliorare la struttura".
Sopra: Mercato Ortofrutticolo di Vittoria (RG)
I lavori di realizzazione del progetto di miglioramento del Mercato ortofrutticolo, finanziati dalla Regione Siciliana per un importo di oltre un milione e trecentomila euro, prevedono la realizzazione di due blocchi di tettoie metalliche per il deposito delle cassette, di una nuova banchina di carico e di un centro di confezionamento all'interno di un capannone già esistente, dove verranno costruiti anche locali per uffici e per servizi (con docce e spogliatoi).
La struttura mercatale crea ogni anno un giro d'affari di circa 300 milioni di euro e, nonostante le ataviche difficoltà in cui versa per la mancanza di ammodernamenti strutturali e gestionali, rappresenta ancora il volano dell'economia locale e non solo.
"L'intervento di miglioramento, i cui lavori partiranno a breve e si concluderanno entro sei mesi – ha aggiunto Dionisi – rappresenterà un ulteriore passo in avanti per rilanciare il mercato e, di conseguenza, l'economia agricola del territorio. Le opere finanziate consentiranno, una volta ultimate, di ottimizzare la funzionalità della struttura e di garantire agli operatori del mercato ortofrutticolo strumenti e condizioni di lavori più efficienti".
Intanto quel che è manca ancora al mercato è la logistica, totalmente! Necessita una piattaforma, grazie alla quale sistemare e lavorare la merce. E' mancato un centro di condizionamento interno e di conseguenza sono assenti tutti i servizi annessi, come le celle frigorifere, gli spazi di lavorazione e smistamento adeguati al volume di merce che entra ed esce.
Mancano infine i presupposti di flessibilità e dinamicità che possano consentire agli operatori interni, pur con i controlli dovuti sui transiti dei volumi di merce, di non soffrire la concorrenza dei magazzini esterni che, rispondendo più agilmente alle richieste dei mercati, attirano sempre più produttori.