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L'esperienza quarantennale dell'azienda Castelluccio

Il cardoncello e' il terzo fungo coltivato in Italia

"La nostra azienda nasce nel 1978 dall'intuizione di Mario Castelluccio il quale diede vita a un'attività, a quei tempi ancora sconosciuta sul territorio nazionale e internazionale, volta alla coltivazione del pregiato fungo cardoncello ovvero il Pleurotus eryngii". Così Guido Perroni, responsabile commerciale dell'impresa.

Veduta aerea dell'Azienda

Da subito nacque una collaborazione con Floriano Ferri, docente di micologia presso la Facoltà di Agraria dell'Università di Bologna, il quale mise a punto la composizione del substrato da utilizzare per la coltivazione di questo particolare fungo, tipico dell'area mediterranea. Oggi il cardoncello è il terzo fungo coltivato in Italia.

Da sx. Giuseppe Castelluccio (produzione), Mario Castelluccio (fondatore), Guido Perroni (commerciale).

"Nel 1991, l'attività venne ampliata iniziando la trasformazione e conservazione di funghi e ortaggi - continua l'imprenditore - con uno stabilimento proprio. Da qualche anno, invece, l'Azienda Castelluccio è stata accreditata presso la Regione Basilicata per la produzione di micelio e ha iniziato a dedicarsi alla coltivazione del fungo cardoncello mediante nuove metodologie".

Prodotto in cassetta a marchio aziendale

Attualmente, l'azienda si occupa accuratamente dell'intera filiera di produzione, dalla selezione delle spore del fungo e la produzione di micelio presso i laboratori aziendali, alla produzione di substrato e coltivazione del fungo, per terminare con la trasformazione e conservazione, garantendo la massima sicurezza per la realizzazione di un prodotto di qualità, grazie alla possibilità di effettuare direttamente tutti i controlli necessari, anche ai fini della certificazione BIO.

Substrato

L'azienda si estende su circa 10.000 mq utilizzati per la linea di produzione e stoccaggio del substrato. Le fungaie, i locali per il condizionamento e confezionamento dei funghi, sono ubicati nello stabilimento.

In questi 40 anni di attività, la Castelluccio ha conosciuto un notevole sviluppo nel settore e ha realizzato diversi progetti di studio in collaborazione con vari Enti come ENEA e INRI (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione): interventi per l'ottimizzazione del processo produttivo e per la qualificazione del fungo cardoncello. Ha, altresì, collaborato con diverse Università Italiane: Bologna, Potenza, Bari, Palermo, e con altri prestigiosi enti pubblici.

La produzione in fungaia

"I nostri mercati - dice ancora il manager - sono prevalentemente quelli nazionali e ci stiamo avvicinando a quelli europei. I canali di vendita sono la GDO tramite distributori del settore (60%), mercati ortofrutticoli dal Nord al Sud Italia (30%) e il settore Horeca (20%)".

Gli elementi che hanno contraddistinto l'azienda Castelluccio nel corso degli anni sono stati la costanza e la determinazione nell'affrontare e risolvere gli innumerevoli problemi che una nuova attività inevitabilmente incontra nel suo sviluppo. Utili a tal fine, la ricerca e sperimentazione sia nei laboratori sia nelle strutture di coltivazione di cui è dotata l'azienda.

"Gli obiettivi per i prossimi anni - conclude Perroni - sono quelli di consolidare le aziende che finora hanno aderito e istruirle a utilizzare la nuova tecnica di coltivazione, costituendo un consorzio e successivamente una OP. Inoltre, intendiamo caratterizzare il cardoncello coltivato, determinandone l'unicità sia per quanto concerne il prodotto convenzionale che quello biologico".

Contatti:
Az. agr. Dott. Mario Castelluccio
C.da Massanova snc
85038 – Senise (PZ)
Tel.: +39 0973.584945
Email: info@castellucciofunghi.it
Web: www.cardoncellocastelluccio.it