Per la prima volta, una fiera internazionale europea si è svolta dal martedì al giovedì invece che nei canonici mercoledì-venerdì. C'era molta curiosità su questa novità e diversi espositori si dichiarano favorevoli. In linea di massima, non è che nell'ultima giornata ci sia stato un afflusso maggiore sensibile: le fiere partono discretamente; poi, nel giorno centrale, si registra il pienone; il terzo giorno vi sono meno visitatori, proprio come accaduto in questa decima edizione di Fruit Attraction. Però, la chiusura al giovedì ha dei vantaggi.
Un padiglione alle 10.19 di giovedì 25 ottobre 2018
"Per me, è meglio chiudere il giovedì - afferma Cristiana Furiani di Geofur - in quanto il venerdì posso tornare in azienda e tirare le fila della tre giorni in fiera. Fra l'altro ieri, 25 ottobre, al mattino c'è stata un'ottima affluenza, maggiore rispetto a quella di una canonica mattinata del terzo giorno di altre fiere".
Un padiglione alle 10.33 di giovedì 25 ottobre 2018
Sulla stessa onda anche Stefano Pezzo di Cherry Passion: "L'ultimo giorno è stato tranquillo, come da tradizione. Però preferisco questa nuova collocazione nella settimana".
"Il pomeriggio di ieri, giovedì 25, è stato produttivo fino alle 17", spiega Giuliano Dradi della Battistini Vivai. "C'è stata meno gente, come da aspettative, ma chi è passato si è rivelato molto interessato e non un semplice curioso. Erano comunque visitatori professionali".
Un simpatico asinello con la gerla piena di meloni sorveglia i visitatori di passaggio davanti al "suo" stand
Enrico Turoni di TR Turoni afferma che "gli organizzatori sono stati coraggiosi e lungimiranti. Da un lato, chiudere il giovedì può essere vantaggioso; dall'altro, non dimentichiamo coloro che hanno degli stand complicati e che devono averlo pronto il martedì mattina, e non sempre il lunedì può bastare a sistemarlo".
Un espositore italiano ci ha detto che, secondo lui, non c'è stata una gran differenza rispetto alla chiusura di venerdì.
Un altro operatore si è divertito a farsi due conti in tasca: "Considerato che le ore nette di flusso di visitatori sono 20, nei tre giorni, e considerati i costi di uno stand di medie dimensioni, oltre alle spese per viaggio, vitto e alloggio per almeno un paio di operatori, occorrono circa 30mila euro. In pratica, ogni ora di contatto con il pubblico costa 1500 euro. Certamente non è poco, anche se può essere un ottimo investimento se si hanno dei ritorni. Però sono cifre reali, che vanno prese in considerazione".