Prosegue l'impegno di Petti e delle istituzioni per affrontare la crisi di produzione del pomodoro toscano, che ha causato un calo della materia prima di oltre il 30%. Al Calidario Terme Etrusche a Venturina Terme (provincia di Livorno), la Italian Food ha dato vita all'evento "Petti incontra i coltivatori - Rilanciamo e valorizziamo la filiera del pomodoro toscano da industria".
Insieme a circa 60 rappresentanti di aziende agricole, cooperative e associazioni della Val di Cornia e della Maremma, sono intervenuti anche l'assessore all'agricoltura della Regione Toscana Marco Remaschi, i dirigenti regionali Gennaro Giliberti e Antonino Mario Melara, il consigliere regionale Gianni Anselmi, la sindaca di Campiglia Marittima Rossana Soffritti, la dirigenza provinciale della Coldiretti e della CIA e i rappresentati dei consorzi di bonifica.
Pasquale Petti
Proprio dalle istituzioni è giunto un primo segnale importante: Marco Remaschi, oltre a confermare il pieno sostegno al comparto, ha annunciato un primo importante passo avanti per la risoluzione dell'emergenza idrica. Grazie a una delibera della Giunta Regionale del 15 ottobre, uno dei primi progetti verrà consegnato già a febbraio 2019 per migliorare sensibilmente le condizioni idriche per la campagna del prossimo anno.
Come è noto, la Italian Food ha deciso di sostenere gli agricoltori toscani arrivando a pagare fino a 100 euro/ton per l'acquisto del pomodoro, considerato che l'azienda toscana produce le conserve di alta qualità a marchio Petti, realizzate proprio con 100% pomodoro toscano. Per affrontare la questione in modo efficace la Italian Food ha deciso di coinvolgere tutti i produttori locali in questa occasione, sia quelli che già conferiscono il pomodoro allo stabilimento di Venturina, sia coloro che ancora non lo conferiscono o che hanno rinunciato a coltivarlo a causa dell'emergenza idrica, per presentare un importante progetto di valorizzazione della filiera del pomodoro toscano da industria, che dovrà includere più attori possibili per una solida prospettiva di crescita a lungo termine.
"La campagna di trasformazione appena trascorsa deve segnare per tutto il nostro territorio un punto di svolta e di ripartenza", ha dichiarato Pasquale Petti. "La Regione si sta impegnando per risolvere in maniera definitiva l'emergenza idrica, a beneficio del pomodoro ma anche di tutte le altre colture. Vogliamo sostenere e valorizzare la filiera del pomodoro toscano da industria per far diventare il nostro territorio un'eccellenza a livello internazionale, con un progetto serio e a lungo termine, ma abbiamo bisogno dell'impegno della parte agricola. Proponiamo agli agricoltori situati nel raggio di 100 km dal nostro stabilimento di stipulare un contratto d'acquisto pluriennale con prezzo e quantità garantiti. La vicinanza dei campi al nostro stabilimento ci consentirà di risparmiare sul prezzo del trasporto e di poter riconoscere un prezzo maggiore di acquisto all'agricoltore. Un impegno chiaro e trasparente che consentirà di disporre di risorse e incentivi per crescere e innovare".
"Ai produttori - ha proseguito Petti - chiediamo una programmazione dei quantitativi necessari allo stabilimento, l'impegno a conferire la quantità pattuita, il rispetto della programmazione e l'attenzione agli standard qualitativi. Desideriamo rafforzare il legame di collaborazione con le associazioni e le O.P. che in questi anni hanno collaborato con noi e, nel contempo, riteniamo necessario ampliare la nostra rete di produttori e il nostro contratto di filiera a più soggetti possibili, per sostenere al meglio il nostro progetto di crescita. Internamente, stiamo rafforzando il nostro ufficio agricolo dedicato a seguire i produttori e ad implementare le attività di programmazione per ottimizzare tutte le risorse disponibili, a beneficio di tutti. Inoltre, siamo disponibili ad accogliere e valutare qualsiasi nuova forma organizzativa/associativa che i produttori agricoli locali ritengano adeguata alle proprie aziende e alle esigenze di sostegno e sviluppo della loro attività".
Concludendo, Pasquale Petti ha promesso di organizzare un vero e proprio programma incentive coi produttori: "Per valorizzare ulteriormente l'impegno della parte agricola e rafforzare il nostro rapporto di beneficio reciproco, a partire dalla prossima campagna, premieremo i produttori che al meglio riusciranno a rispettare gli impegni presi in termini di qualità, quantità e programmazione. Metteremo in palio viaggi nelle capitali europee, weekend benessere e cene gourmet per chi riuscirà a conferire la migliore materia prima per realizzare il nostro capolavoro 100% toscano. Questo è quanto proponiamo per far sì che la nostra azienda possa continuare a produrre in Toscana, ma se le cose non cambieranno saremo costretti, nostro malgrado, a considerare di spostarci".
Fonte: EFA News