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Focus sul mercato mondiale delle mele

Ora che la raccolta delle mele è stata completata, o sta per esserlo in molte parti d'Europa, le prospettive iniziali sono state corrette. Le prime stime Prognosfruit di agosto, che avevano previsto un raccolto di mele europeo totale di 12,6 milioni di tonnellate, sono state riviste al ribasso a 12,5 milioni di ton. Sebbene l'estate calda e il clima secco persistente abbiano posto delle sfide ai coltivatori, il raccolto è comunque arrivato. I commercianti parlano di una resa di qualità. A colore e sapore dei frutti vengono fatti molti complimenti.

Il Regno Unito è contento del nuovo raccolto
La stagione delle mele è cominciata un po' prima del solito in Regno Unito, ma non così in anticipo come previsto. La raccolta è iniziata ad agosto e terminerà a ottobre. Secondo un commerciante, "questa campagna è stata più compatta della precedente grazie all'estate calda. Abbiamo registrato 94 giorni senza precipitazioni significative, cosa che ha procurato non poche difficoltà ai coltivatori che non potevano irrigare". A causa del caldo il volume è diminuito. "Un grande vantaggio è che abbiamo raccolto i frutti migliori da anni grazie a questo clima". Sostenendo ciò il commerciante si riferisce al sapore e alla colorazione delle mele.

Gli ultimi lotti del vecchio raccolto sono stati venduti in primavera, perciò la transizione tra le stagioni ha avuto qualche difficoltà. Ora i commercianti rilevano un accavallamento tra le campagne d'oltremare e locale. Ciò risulterà in prezzi molto bassi per le mele in vendita. "Le pomacee inglesi si assicurano sempre un buon posto tra gli scaffali e molti autoctoni sono fedeli ai prodotti locali".

Spagna: il più piccolo raccolto di mele Golden degli ultimi 10 anni
Al momento in Spagna si sta procedendo alla raccolta delle ultime mele Granny Smith. Per le altre varietà - Golden, Red Delicious, Gala, ad esempio - la raccolta è già terminata. Secondo un coltivatore di Girona, un'importante area spagnola di coltivazione, il volume di produzione è più piccolo di quello dell'anno scorso. Lo stesso vale per Lleida.

La raccolta delle mele Golden, la varietà più coltivata in Spagna, è stata la più ridotta degli ultimi dieci anni. Inoltre, i magazzini sono vuoti. Secondo questo coltivatore ed esportatore, la frutta a disposizione sarà meno di quanto previsto da Prognosfruit. La Cina, per esempio, si aspetta un raccolto più limitato. "Alcuni rivenditori europei utilizzano i dati Prognosfruit per mettere i prezzi sotto pressione, ma è ancora troppo presto per sapere se questa sarà una tendenza. La stagione è appena cominciata e c'è molta incertezza. E' un anno difficile per fare previsioni".

L'Italia si aspetta una stagione normale
I dati Prognosfruit confermano che in Italia il raccolto ha raggiunto i livelli previsti all'inizio di agosto. Nel complesso, qualità, calibri e colorazione sono buone, grazie al bel tempo registrato durante la raccolta. In alcune aree ci sono state delle grandinate, perciò si prevedono volumi maggiori da destinare al settore della trasformazione. Tra pochi giorni si entrerà nel vivo della stagione e gli operatori hanno già attivato i canali nazionali e internazionali per la definizione dei programmi di vendita.

Durante la presentazione di Interpoma 2018 si è parlato, tra le altre cose, della crescente popolarità delle mele biologiche sia per il mercato del fresco che per l'industria. Vengono convertiti al biologico sempre più ettari, soprattutto in Alto Adige, ma si è ancora in cerca delle varietà giuste.

Da V.I.P. Val Venosta riferiscono: "Dopo due anni di rese più basse dovute al clima estremo, quest'anno abbiamo un raccolto normale, con volumi medi". Le prime mele Gala sono arrivate sul mercato a settembre e sono state seguite da altre varietà come Red Delicious, Golden Delicious, Pinova e Kanzi. La Envy chiuderà la stagione di raccolta a novembre. La vendita delle Red Delicious è cominciata nella 39ma settimana, seguita una settimana dopo da Golden e Kanzi. A metà ottobre è stato il turno delle prime mele Ambrosia. "Ci aspettiamo dimensioni buone e al di sopra della media per le mele Golden e Red Delicious, che dovrebbero permetterci l'offerta di una fornitura continua sui mercati di Spagna e Italia".

Anche la fornitura di mele biologiche è tornata alla normalità dopo due anni difficili. Le vendite sono cominciate alla fine di agosto con le prime Gala. Queste mele saranno disponibili fino ad agosto dell'anno prossimo. Inoltre, è previsto che tra metà ottobre e metà dicembre arriveranno 200 ton di mele biologiche Ambrosia. Questo volume aumenterà ulteriormente nei prossimi anni. La Bonita Bio è una nuova varietà (un incrocio tra Cripps Pink e Topaz) per la quale è previsto un raccolto di 200 ton. Questa mela è sul mercato tra gennaio e aprile ed è destinata principalmente all'export in Germania e Nord Europa. E' disponibile anche una mela Kanzi bio, la cui raccolta ammonta a 1.000 ton. Nei prossimi 3 anni tale produzione aumenterà a 2mila-2,500 ton.

Gli esportatori stanno tentando di raggiungere nuovi mercati al di fuori dell'Europa: Hong Kong, Malesia e Singapore richiedono prevalentemente mele dolci. Il Brasile è un mercato interessante, perché lì non è possibile la coltivazione biologica. Il Paese richiede mele Gala, Red Delicious, Golden e Fuji. Infine, anche Israele ed Emirati Arabi Uniti vengono indicati come destinazioni interessanti.

Il Consorzio VOG prevede un raccolto complessivo di 550mila ton per tutti i suoi membri. Si tratta del 17% in più rispetto all'anno scorso, ma non si arriva alle 600mila ton raccolte nell'annata record del 2016. La raccolta è cominciata nella seconda metà di agosto con le prime Gala. Le mele si sono sviluppate bene in primavera, ma la loro crescita è poi rallentata durante le settimane calde di luglio e agosto. I calibri sono nella media. La produzione biologica ammonta a 22.000 ton, vale a dire il 48% in più rispetto al 2017. L'offerta biologica consiste in mele Gala, Braeburn, Pinova/Evelina e Cripps Pink/Pink Lady.

Da Melinda la stagione è cominciata come sempre con le Gala, seguite da Renetta Canada, Red Delicious e Golden Delicious. Dopodiché è stato il momento per le Evelina e le Fuji. Le previsioni in Trentino parlano di 460mila ton di mele, 400mila ton delle quali in Val di Non e in Val di Sole.

Cooperazione per l'export
Tre aziende italiane - Rivoira, RK Growers e V.I.P Val Venosta - hanno unito le forze e presentato una joint venture, la Omnifresh, per l'export esclusivo in Asia (Hong Kong, Singapore, Malesia, Indonesia, Cina, Vietnam, Taiwan, Thailandia, Korea e Giappone). Finora i protocolli per le mele italiane sono attivi per Hong Kong, Singapore e Malesia. Si spera che anche Taiwan e Vietnam aprano presto i confini.

Francia: il mercato è ancora pieno
In Francia è stata raccolta molta frutta. Al momento c'è un'offerta abbondante perché molte varietà sono maturate prima a causa del caldo registrato nei mesi scorsi. Queste mele hanno una conservabilità limitata e questo sta esercitando un po' di pressione sul mercato. Un commerciante si aspetta che la situazione migliori presto. "La produzione delle varietà classiche è stata limitata. Questo avrà un impatto positivo sui prezzi".

Ciò che colpisce maggiormente nel settore francese delle mele è la tendenza verso la coltivazione biologica e le varietà club. Le principali cooperative di mele nel Paese lavorano da anni per cercare di incrementare la loro produzione su entrambi i fronti. Secondo un esportatore, "c'è molta richiesta di varietà club, che comportano anche meno rischi finanziari perché la produzione è limitata".

Germania: shelf life delle mele ridotta dal caldo
La raccolta di mele nella Germania settentrionale sta per terminare. Entro la fine della 43ma settimana saranno raccolte le ultime partite. Come nella maggior parte dell'Europa, la Germania ha registrato un buon raccolto, con volumi grandi. Sono state raccolte anche le varietà club Junami e Kanzi e la qualità è buona. Solo le Elstar sono in qualche modo indietro, con un raccolto più basso (-25%) e dimensioni dei frutti moderate. In ogni caso, le vendite di prodotto locale sono estremamente difficili per il momento. Il settore al dettaglio tedesco sta acquistando solo quantitativi limitati, cosa che va a scapito di produttori e grossisti.

Nella Germania meridionale, sul Lago di Costanza, le temperature estive sono state persino più alte quest'anno. Ciò ha avuto un impatto sulla conservabilità delle mele. Per evitare che una grande porzione del raccolto non riesca ad arrivare sul mercato, i commercianti sono molto flessibili con i prezzi. Inoltre, hanno messo gli occhi anche su Polonia e Alto Adige, cosa che sta esercitando una pressione persino maggiore sulle quotazioni. Per il momento, tuttavia, il mercato tedesco viene ancora largamente rifornito da mele locali.

Paesi Bassi: quasi terminata la raccolta delle mele, scompare la pressione dal mercato
Nei Paesi Bassi la raccolta delle mele è quasi terminata e la maggior parte dei frutti è già nelle celle. Di conseguenza, il mercato non è più sotto pressione. Al contrario della produzione di pere, quella delle mele è destinata principalmente al mercato domestico. I commercianti ritengono che i supermercati stiano organizzando buone campagne con le mele olandesi. I prezzi restano su un livello stabile o leggermente in ripresa. Per esempio, la Elstar, la varietà più popolare nei Paesi Bassi, viene venduta per 0,60-0,70 euro/kg (calibro 75). Il prezzo delle Jonagold varia tra 0,60 e 0,60 euro, anche se l'export dei calibri grandi è più difficile.

La Repubblica Ceca rivede le stime
La Repubblica Ceca si aspetta una riduzione del 15% rispetto alle stime iniziali di 128mila ton. Il raccolto è stato influenzato dal clima secco persistente e dalle alte temperature registrate fin da aprile. Di conseguenza, i frutti son più piccoli e ne saranno inviati di più al settore della trasformazione.

Il governo polacco sta considerando il ritiro dal mercato
I coltivatori polacchi hanno avuto un buon raccolto. Secondo un commerciante le mele sono più dolci e leggermente più piccole del solito. Queste caratteristiche sono propizie per esportare in Cina. "Ecco perché probabilmente dovremmo concentrarci sul mercato asiatico, dato che l'Europa non richiede molte mele come faceva prima". Un esportatore vede opportunità più vicino, come in Medio Oriente e in Nord Africa. Il governo polacco sta considerando di ritirare dal mercato 500mila ton di mele a prezzo fisso per migliorare la situazione dei produttori. La misura non è ancora stata attuata, ma secondo i commercianti potrebbe esserlo a breve termine.

Russia: il prezzo delle mele da industria è sotto pressione
Le quotazioni delle mele da industria sono diminuite notevolmente in Russia. La raccolta locale è ancora in corso e l'offerta di mele da industria dalla Bielorussia è aumentata. Di conseguenza, i prezzi stanno diminuendo quasi su base giornaliera. All'inizio della 41ma settimana la quotazione era di 0,12 dollari/kg, mentre alla fine della stessa settimana era diminuito di 0,02-0,03 dollari. Attualmente l'industria non acquista mele a più di 0,09 dollari/kg. I coltivatori locali hanno risposto rapidamente ai cambiamenti di prezzo.

Ucraina: i piccoli coltivatori hanno interrotto la raccolta
I piccoli coltivatori ucraini hanno interrotto la raccolta a causa dei prezzi bassi. Secondo un produttore, la vendita del prodotto non è redditizia se i costi di manutenzione del frutteto e quelli di coltivazione sono più alti del prezzo della frutta. Ecco perché molti piccoli produttori generalmente non raccolgono le varietà tardive. Non riescono a stoccare il prodotto in celle refrigerate generalmente e quindi devono vendere le loro mele direttamente all'origine. I costi di raccolta e trasporto delle mele sono praticamente uguali a quelli offerti attualmente. I pagamenti, tuttavia, richiedono qualche mese per essere effettuati perché non ne esiste uno diretto.

Una bella notizia per il settore è il fatto che l'India stia aprendo i confini alle mele ucraine. L'India è già il mercato più importante per l'Ucraina. L'accesso incrementerà ulteriormente tali esportazioni. I commercianti prevedono che l'India sostituirà il mercato russo, che in precedenza era il più importante per l'export.

Svizzera: più mele per il sidro
Grazie all'ottimo clima estivo, il raccolto è stato grande e questo ha prodotto una mancanza di spazio nelle celle refrigerate. Solo la qualità migliore verrà commercializzata. Nella regione di Thurgau la resa è talmente grande che l'industria del trasformato per il sidro di mele riceverà più volumi. I dati di quest'anno sono in netto contrasto con quelli del 2017, quando il raccolto era stato limitato.

USA: risultati diversi in ogni stato
Gli stati americani hanno prospettive diverse per la stagione. A New York è previsto un raccolto leggermente più grande. Un coltivatore ha riportato: "Abbiamo decisamente più mele per i consumatori. E' un buon raccolto. La colorazione è buona e i calibri sono normali. I coltivatori nello stato producono principalmente mele Empire, McIntosh, Cortland, Delicious, Gala, Fuji, Honeycrisp, Snapdragon e Rubyfrost. In generale le rese per tutte queste varietà sono in linea con le nostre aspettative".

L'anno scorso la zona è stata colpita dalla grandine e questo ha comportato un raccolto più piccolo. Quest'anno la resa è stata buona, anche se il raccolto nella zona occidentale dello stato ha subito un ritardo tra i 5 e i 7 giorni; i coltivatori, infatti, erano in attesa della giusta colorazione. Le ultime mele saranno raccolte nella prima settimana di novembre.

A Washington è previsto un raccolto più limitato, ma la qualità dovrebbe essere buona. Le ultime stime mostrano una leggera riduzione. Quelle precedenti di 131 milioni di cartoni sono state regolate al ribasso fino a 116,8 milioni di cartoni. Tuttavia, si sta verificando un passaggio dalle vecchie varietà alle nuove. Le cultivar più popolari a Washington al momento sono Gala (24%), Red Delicious (21%), Fuji (13%), Granny Smith (13%), Honeycrisp (11%) e Pink Lady/Cripps Pink (4%). La superficie coltivata dedicata a mele Golden e Red Delicious è sotto pressione. La Red Delicious, la varietà più coltivata nello stato da decenni, ha ceduto la posizione da leader alla Gala.

In Michigan il raccolto è più grande di quello dell'anno scorso, ma più piccolo del previsto. Le varietà SweeTango, Royal Gala, McIntosh, Jonagold e Honeycrisp sono state raccolte all'inizio del mese. Poco tempo dopo sono state seguite dalle varietà tardive, tra cui Kanzi, Kiku, Fuji ed Evercrisp. Il clima registrato nello stato ha innescato dei cambiamenti nei periodi di raccolta. Alcune regioni hanno cominciato prima del normale. In altre zone ha piovuto molto due o tre settimane prima degli stacchi.

A causa dell'estate calda, in questi mesi la domanda è diminuita. A settembre ha fatto ancora caldo e l'offerta di drupacee era ancora buona. Tuttavia, il mercato si è ripreso a ottobre. Per quanto riguarda le esportazioni, il settore è preoccupato riguardo le barriere commerciali. Recentemente l'India ha introdotto contro-sanzioni che hanno incrementato la tariffa delle mele.

L'Australia vede potenziale nelle esportazioni di mele
La nuova Strategia 2018-2023 del settore delle pomacee descrive cambiamenti nella catena di fornitura di mele e pere. Con i marchi premium e i nuovi mercati d'esportazione (soprattutto quello cinese), il settore vede molto potenziale nelle mele. Nell'annata con termine a giugno 2017 sono state raccolte 319.686 ton di mele, il 29% delle quali è andato all'industria. L'Australia ha esportato 4.950 ton, un leggero incremento rispetto all'anno prima. Un quarto delle esportazioni ha avuto il Regno Unito come destinazione.

Anche se si stanno introducendo nuove varietà, la Pink Lady (37%), la Gala (23%) e la Granny Smith (20%) sono ancora le prime tre in produzione. Il governo sta valutando i possibili rischi di importare mele dalla zona nord-occidentale degli Stati Uniti (Oregon, Idaho e Washington). Una prima versione di un protocollo dovrebbe arrivare a marzo 2019.

Cina: produzione più bassa a causa del clima estremo
Quest'anno la produzione melicola della Cina è stata segnata dal clima estremo che ha causato una resa molto più bassa rispetto agli anni precedenti. Nelle zone produttrici di mele di Shaanxi, Gansu e Shanxi, il volume di produzione è diminuito tra il 20 e il 50% circa. Al momento si stanno raccogliendo i frutti tardivi e a causa della bassa produzione, alcune zone hanno terminato la raccolta molto prima del normale.

Nonostante la produzione di quest'anno sia diminuita molto, i prezzi delle mele stanno aumentando. Quello attuale continua ad aumentare e dipende, ovviamente, dalle differenze nella varietà del prodotto e zone di produzione. In generale, però, la quotazione delle mele è aumentata di almeno il 40% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. I prezzi di alcune cultivar hanno registrato un aumento di persino il 100%, come le mele Qinguan dallo Shaanxi.

Questa è una buona cosa per le società che vendono sul mercato domestico, mentre non lo è per quelle che esportano. I prezzi delle mele sono molto più alti ora e questo rende più difficile competere con altre nazioni. Nell'export, la Cina deve affrontare due problemi in più: il fatto che in America vengano ancora imposte tariffe sulle importazioni di mele cinesi; che in India il governo indiano non abbia rimosso l'embargo sulle importazioni di mele cinesi.

Questi due paesi sono due importanti destinazioni per i frutti della Cina. Tuttavia, le società esportatrici cinesi sono riuscite a trovare altre destinazioni per le loro spedizioni, perciò possono ancora vendere la produzione.

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