A seguito della forte domanda proveniente dalla Cina, l'industria agrumicola australiana si prepara alla seconda stagione da record consecutiva. Ben Cant, presidente di Citrus Australia, ha affermato che i produttori di agrumi hanno quasi triplicato le vendite del loro prodotto rispetto a 5 anni fa, e che le esportazioni sono in crescita.
"In questa stagione abbiamo registrato rendimenti vicini a 700mila dollari australiani/ton (497mila dollari americani) nel caso delle arance Navel. Nella stagione 2012/13 il rendimento era stato di 200mila dollari australiani/ton, che è molto vicino al nostro costo di produzione. Ora i profitti dei coltivatori sono grandiosi!".
Solo dall'Australia meridionale, le esportazioni verso il mercato cinese sono aumentate del 60% da quando, alla fine del 2017, la Cina ha riconosciuto nella regione di Riverland (Australia meridionale) una zona libera da parassiti nocivi: ciò ha significato che i frutti di questa regione potevano essere spediti in Cina più velocemente e più a buon mercato.
Steve Burdette, presidente di Citrus Australia SA, ha affermato: "Il frutto è molto più fresco quando viene spedito, e la qualità è superiore. Ciò ha creato molta più richiesta dei nostri agrumi, in Cina".
In tutto il Paese, il valore delle esportazioni è cresciuto del 10%, raggiungendo per la prima volta i 500 milioni di dollari australiani.
"E l'anno prossimo le esportazioni potrebbero arrivare a 550-600 milioni di dollari australiani - ha dichiarato - Abbiamo notato miglioramenti positivi in tutti i mercati. Il Giappone è stato più o meno lo stesso, ma Cina e Stati Uniti sono in crescita. Senza dubbio, la domanda di arance Navel continua ad aumentare in tutti i principali mercati d'esportazione".
Fonte: xinhuanet.com