Non molti sono al corrente dell'esistenza di coltivazioni di kiwi nella provincia di Valencia, che è maggiormente conosciuta per prodotti come agrumi o cachi. A Valencia, l'actinidia non si coltiva da molto e il volume di produzione è ancora limitato, ma la verità è che questo frutto fornisce grandi vantaggi a livello organolettico e commerciale.
E' la seconda campagna in cui la società spagnola Hispalco, con sede a Puçol, scommette sul kiwi valenciano, un frutto che, per alcuni produttori, rappresenta un'alternativa agli agrumi e la cui popolarità - secondo le stime - dovrebbe aumentare nei prossimi anni.
Ana e José Beltrán, amministratore delegato e direttore dell'azienda familiare.
"Abbiamo cominciato a commercializzare i kiwi valenciani per la prima volta l'anno scorso e siamo contenti del grado di apprezzamento ottenuto tra i clienti in Europa - hanno dichiarato José Beltrán e Ana Beltrán, rispettivamente direttore e amministratore delegato di Hispalco - Grazie alle caratteristiche climatiche di Valencia, con il suo tasso di umidità elevato e il suolo fertile, i kiwi si distinguono a prima vista per il loro ottimo calibro e, internamente, per la loro polpa dolce e totalmente commestibile".
"Il sapore di questo kiwi è molto simile a quello dell'actinidia coltivata in Nuova Zelanda e nella Spagna settentrionale. Inoltre, la raccolta comincia un mese e mezzo prima rispetto all'Italia, e questo ci fornisce una finestra di vendita interessante. Tutto ciò ci porta a pensare che sarà una coltura in crescita per Valencia".
Al momento, la società sta lavorando con i kiwi Hayward, che è la varietà più comune nei mercati, anche se attualmente sta cercando di raggiungere accordi per la vendita di altre varietà, come i kiwi a polpa gialla e rossa. Hispalco può fornire il prodotto da ottobre (cominciando a Valencia) a maggio (con kiwi provenienti da Portogallo, Italia e Francia).
Viste le attuali e crescenti preoccupazioni relative a benessere, salute e protezione ambientale, Ana Beltrán ha dichiarato che una delle caratteristiche che rende più interessanti i kiwi è il fatto che il frutto richieda pochi trattamenti pre e post-raccolta, se non addirittura nessuno, quindi può essere venduto come un prodotto a residuo zero.
"Mentre la coltura è in fase di sviluppo, possono essere utilizzati fertilizzanti biologici, ma si ha bisogno soprattutto di un suolo fertile e di abbondanza d'acqua. I kiwi sono già naturalmente resistenti a diversi parassiti grazie alla loro buccia pelosa. Inoltre, dato che crescono a grappolo e pendono, sono praticamente privi di problemi fungini".
Al contrario di altre colture valenciane, i kiwi vengono raccolti tutti in una volta e poi riposti nei magazzini (fino a 8 mesi, senza problemi), lavorati e commercializzati durante tutta la campagna.
"Le condizioni di stoccaggio sono importanti - ha detto José Beltrán - I kiwi possono essere conservati in celle refrigerate convenzionali fino a 5 mesi, con livelli di umidità fino al 90% e a temperature che oscillano tra -0,5°C e 0,5°C. In atmosfera controllata, il frutto può essere conservato fino a 8 mesi".
L'azienda valenciana vende kiwi principalmente in Germania, Francia, Italia e Benelux.
"Distribuiamo principalmente tramite mercati all'ingrosso, visto che promuoviamo i nostri marchi e non crediamo nei modelli a programma chiuso di molte catene al dettaglio. Siamo in cerca di fornitori che possano offrirci una qualità premium per l'intera gamma ortofrutticola - ha spiegato Ana Beltrán - Sebbene vendiamo direttamente ad acquirenti orientati al marchio, cerchiamo anche di raggiungere il consumatore finale attraverso un'etichettatura distintiva e azioni sui social media. Il nostro marchio ci permette di vendere a prezzi più alti rispetto a quelli dei prodotti convenzionali, cosa che si traduce anche in quotazioni maggiori per i produttori".
"Per questa ragione, siamo esigenti con i nostri fornitori: sanno che non si dovrebbero stoccare i kiwi nelle stesse celle di altri prodotti, come mele e pere, frutti tropicali, banane, meloni, arance, drupacee. Questo perché tali frutti rilasciano etilene, che va ad accelerare la maturazione dei frutti, cosa che può portare a problemi e contestazioni una volta a destinazione".
"Ci assicuriamo anche che i nostri clienti applichino pratiche di stoccaggio adeguate per il prodotto e perciò chiediamo loro se hanno in programma di vendere i kiwi all'arrivo come pronti al consumo o se intendono stoccarli e venderli gradualmente nei giorni o nelle settimane successivi - ha continuato Ana Beltrán - Lavoriamo con i nostri clienti da oltre 20 anni e sanno che la nostra politica non si adatta al concetto de il cliente ha sempre ragione. Chiediamo, invece, la loro fiducia e collaborazione per ottenere i risultati migliori".
Hispalco confeziona i suoi kiwi spagnoli, portoghesi e francesi di grande calibro in cassette di legno e di cartone dotate di supporto alveolare da 40x30 centimetri, al posto delle consuete cassette da 50x30 che si trovano sul mercato. Per i calibri piccoli, l'azienda utilizza cestini e tubi e li vende anche sfusi.
Nella foto sopra, il dipartimento di vendita; in quella sotto, il dipartimento di vendita che si dedica esclusivamente ai prodotti Hispalco's Bio.
Per maggiori informazioni:
Ana Beltrán
HISPALCO, S.A.
C/ Barranco Pascual, 45. Pol. Ind. Campo Aníbal.
46530 Puzol, Valencia - Spagna
Tel.: +34 963404422
Cell.: +34 606686319
Email: [email protected]
Web: www.hispalco.com