Stagione senza né alti né bassi per il peperone dell'alto casertano. "Dall'inizio della campagna commerciale, il mercato è risultato abbastanza calmo e non ci sono stati grandi picchi di prezzo. Il prodotto è mancato raramente, nonostante il ritardo iniziale di almeno una settimana".
A dichiararlo a FreshPlaza è Salvatore Iodice (nella foto sotto), che nel 1982, insieme ai fratelli Pasquale e Antonio, ha fondato la Iodice Srl. L'azienda conta circa 80-100 ettari sotto serra (oltre ai 20 ettari di proprietà), tra colture estive e autunno-invernali, situati nella zona di Caserta, in Campania. Il peperone è il prodotto storico dell'azienda, con 9.000/9.500 tonnellate annue commercializzate.
"La tipologia nostrana tre quarti lunga o Lamuyo rimane quella più apprezzata dai nostri clienti e dai consumatori. Principalmente ci focalizziamo sulle vendite a livello nazionale. All'estero, a inizio campagna, viene richiesto il peperone verde; quello rosso solo se i quantitativi generali scarseggiano".
Per circa l'80%, la commercializzazione del peperone della Iodice è destinata ai canali della Grande distribuzione organizzata, la restante parte arriva in qualche mercato nazionale. "Limitati volumi di peperone vengono commercializzati in Francia".
"Ci vorrebbe maggiore tracciabilità sul peperone italiano e una più forte valorizzazione del prodotto - conclude Iodice - in quanto la concorrenza dai Paesi esteri quali Spagna, Polonia e Paesi Bassi è elevata. In Italia, i controlli e gli standard da rispettare sono tanti, rigidi e necessitano di certificazione. Degli altri Paesi possiamo dire lo stesso?".
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Salvatore Iodice (direttore commerciale)
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