Gli esperti di diverse associazioni moldave di produttori agricoli e alimentari ritengono che, secondo le attuali informazioni fornite dalle grandi imprese orticole, ci siano buone ragioni per correggere le iniziali previsioni sul raccolto di mele moldave, trasformandolo da 507mila a 520mila tonnellate.
Precedentemente era stato riferito che i produttori moldavi di mele avrebbero registrato una resa superiore a quella degli ultimi 10 anni. Nel 2017, secondo le stime dell'associazione di settore, il raccolto di mele del Paese è stato il secondo più abbondante dell'ultima decade, ammontando a oltre 490mila ton.
Secondo gli agronomi delle aziende orticole, il clima secco registrato nella seconda metà dell'estate non ha influenzato in modo significativo la qualità delle mele e non ha causato una riduzione del calibro dei frutti come è invece accaduto nel settore delle susine. Le precipitazioni che hanno avuto luogo all'inizio e alla fine del mese di settembre non hanno causato danni significativi né hanno portato alla diffusione di malattie.
Tuttavia, la maggior parte dei produttori di mele ha attualmente difficoltà a vendere la propria frutta a causa dell'eccesso di offerta nei principali mercati di vendita in Russia e nell'Unione Europea.
A questo proposito, gli esperti sostengono che ci siano ulteriori argomenti a favore della necessità di assegnare compensi a quei produttori di mele di alta qualità che sono costretti a destinare i propri frutti alla trasformazione industriale. Il governo moldavo ha già applicato tali misure a sostegno del settore nel 2014, quando le autorità russe avevano imposto un embargo sulle esportazioni di mele moldave.
Fonte: fruit-inform.com