A poche settimane dall'inizio del periodo più intenso della stagione agrumicola, le prime trattative relative ai mandarini concluse tra agricoltori e imprese mostrano prezzi leggermente inferiori alla stagione precedente, nonostante per anni i produttori abbiano richiesto prezzi più equi. Sebbene l'oasi all'interno di questo deserto sia rappresentata dalle nuove varietà soggette a royalties, l'aumento dei casi di frode e pirateria varietale ha portato molte grandi aziende del settore a trasferire le realtà agricole e a sviluppare uno strumento che possa identificare con esattezza le diverse varietà attraverso marcatori molecolari.
Go Citrus
L'Associazione professionale degli esportatori frutticoli (Asociex) partecipa al progetto denominato Go Citrus attraverso il centro di ricerca agrumicola di Castellón (Iccsa), incaricato di sviluppare nuove varietà. Allo stesso modo, altre grandi firme private del mondo agrumicolo supportano questo progetto individualmente, aziende come Anecoop o Eurosemillas, alleate tra loro, come GCM, costituita da Vicente Giner (di Beniarjó), Cañamás Hermanos (Oliva e l’Alcudia) e Martinavarro (Almassora) o attraverso filiali come Génesis Innovation Group, del gruppo murciano AMC e l’Istituto di indagine agricola Valencià.
Secondo fonti di queste società, sia nella zona di Castellón che in tutta la Spagna, negli ultimi tempi si stanno individuando alcuni casi di frode consistenti in piantagioni e vendita di varietà protette da royalties, come la Orri, la Tango o la Nadorcott, che nel mercato ricevono un prezzo migliore rispetto ai mandarini tradizionali.
Finora la lotta alla pirateria varietale si è svolta principalmente sul campo e nei centri di post raccolta, attraverso sistemi di etichettatura e identificazione varietale dei lotti. Tuttavia, il nuovo sistema consentirà di incrementare i controlli nei punti vendita e di accelerare l'ottenimento dei risultati perché in appena 48 ore "sarà possibile determinare con precisione assoluta a quale varietà appartiene un'arancia o un mandarino".
Il direttore tecnico di Iccsa, Juan Carlos Claramonte, ha spiegato che, nonostante l'espansione delle varietà protette, "finora non esisteva un chiaro meccanismo di identificazione per difendere i diritti degli agricoltori che pagano le royalties".
Claramonte ha aggiunto che Go Citrus consentirà di creare una banca dati che non serva solo a combattere le frodi, ma anche a difendere i consumatori. "Sarà più semplice individuare i prodotti che, secondo la pubblicità, appartengono a varietà protette o hanno un marchio di qualità simile a quello delle clemenules... mentre poi, invece, sono altri agrumi".