La scelta di presenziare tutti sotto una stessa struttura deriva da un progetto ancora allo stadio iniziale, ma che si propone la finalità di muoversi sul mercato non più in modo concorrenziale, ma coeso e collaborativo.
L'idea è quella di coordinare le rispettive offerte merceologiche di frutta e di varietà di prodotto, in modo da proporle sul mercato - in particolare su quello russo e, in prospettiva, su quello indiano - come un unico operatore, per dodici mesi l'anno.
Per il prossimo futuro, i partecipanti all'iniziativa - che hanno comunque deciso di lasciare la porta aperta ad altre aziende che vogliano unirsi al progetto - punteranno alla costituzione di un'immagine unitaria e di un brand unico che caratterizzi l'offerta collettiva.
"Per ora - aggiunge Granata - abbiamo accorpato quattro tipologie di prodotto: agrumi, mele, uva da tavola e soft fruit (fragole e piccoli frutti). Nel padiglione Macfrut International qui allestito mancano ancora le aziende partner che producono kiwi e pere, semplicemente perché non c'è stato il tempo di organizzarci, considerando che il primo incontro del nostro gruppo di lavoro si è svolto all'inizio di marzo!".
L'"angolo" delle fragole e dei piccoli frutti, con alcuni dei marchi rappresentati
I coordinatori per i quattro raggruppamenti merceologici sono stati: Ermes per l'uva da tavola, Sant'Orsola per i piccoli frutti, VOG per le mele e Oranfrizer per gli agrumi.
"Uno dei vantaggi logistici dell'Italia - sottolinea Granata - è che alcune produzioni frutticole sono concentrate in aree geografiche ben definite e facilmente gestibili dal punto di vista dei collegamenti. Basti pensare al caso delle mele: ben 1 milione di tonnellate di prodotto si concentrano su un'area geografica di soli 50 km! Questa particolarità, che ancora non vediamo sfruttata al meglio, potrebbe costituire invece un grande punto di forza".
Sotto: alcuni brand della categoria agrumi